I veneti nel caos di Torino: «Il boato poi la caduta tra le bottiglie rotte»

Lunedì 5 Giugno 2017 di Gabriele Pipia
I veneti nel caos di Torino: «Il boato poi la caduta tra le bottiglie rotte»
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MIRANO/ORIAGO - Nei bar, nei ristoranti e nelle piazze. Sabato sera il popolo juventino si è radunato ovunque, trasformando moltissimi locali del Veneziano in veri e propri covi bianconeri. I più fortunati erano già volati a Cardiff, con in tasca il prezioso biglietto per la finale di Champions. Ci sono poi quelli che non hanno potuto permettersi la trasferta in Galles ma hanno scelto comunque di vivere in maniera speciale una partita così tanto attesa. Sabato mattina molti veneziani, infatti, sono partiti in direzione Torino.
 

 


Sognavano una notte di festa in piazza San Carlo, sono piombati in un vero incubo. Travolti dalla massa di gente che scappava urlando senza una meta. «E' esploso un petardo, ma ognuno di noi in quel momento ha immaginato un attentato. La gente urlava e correva senza sapere nulla», raccontano ancora sconvolti Alessandro Perale e Federico Coppo, due amici di Mirano che si trovavano al centro della piazza. Prima quel rumore secco e improvviso, poi il delirio.

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«Aveva da poco segnato il terzo gol il Real Madrid quando abbiamo sentito un forte boato a pochi metri da noi. La gente ha iniziato a correre. C'era chi parlava di una bomba e chi di un uomo con un fucile. Non si capiva nulla. Abbiamo subìto l'onda d'urto della folla e io sono stato spinto da tutta quella massa e scaraventato a terra. Era pieno di vetri di bottiglie e ho varie botte alle gambe, ma poteva andare decisamente peggio»...

Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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