VENEZIA - Giovanni Mazzacurati, ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, non ci sta ad essere indicato come l'artefice unico del meccanismo di fondi neri legati ai lavori per il Mose scoperto dalla Guardia di Finanza e che ha portato agli arresti di 35 persone. Mazzacurati, non indagato in questa inchiesta e attualmente all'estero, attraverso il proprio legale, Giovanni Battista Muscari Tomaioli, prende di fatto le distanze in particolare dalle dichiarazioni fatte nei suoi confronti in questi giorni da Piergiorgio Baita, altro grande protagonista della vicenda.
«Ha preso atto - dice il legale - delle sconcertanti dichiarazioni di Piergiorgio Baita. Noi abbiamo un profilo differente e riteniamo che il tutto sia da affidare all'Autorità giudiziaria». Per Muscari Tomaioli «l'ingegnere Mazzacurati avrebbe molto da dire sul punto, ma non riteniamo che sia opportuno e neppure il momento per farlo».
Ultimo aggiornamento: 15:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Ha preso atto - dice il legale - delle sconcertanti dichiarazioni di Piergiorgio Baita. Noi abbiamo un profilo differente e riteniamo che il tutto sia da affidare all'Autorità giudiziaria». Per Muscari Tomaioli «l'ingegnere Mazzacurati avrebbe molto da dire sul punto, ma non riteniamo che sia opportuno e neppure il momento per farlo».
