SAN DONA' DI PIAVE - Svolta per l'azienda sanitaria del Veneto orientale che per la prima volta registra un utile di bilancio pari a 1,8 milioni di euro. «Questo risultato è il frutto di un lavoro di squadra del personale aziendale che ha lavorato coeso nel conseguire gli obbiettivi regionali costantemente perseguiti da questa direzione»: a ribadirlo è il direttore generale dell’Ulss4, Carlo Bramezza, dopo aver suggellato con propria firma il bilancio di esercizio 2017 che evidenzia una inversione di tendenza (storicamente negativa) sin dalla nascita dell’Ulss10, ora Ulss4.
Vari i fattori che hanno portato all’utile di bilancio. Sul fronte dei ricavi, ha pesato l’incremento della quota pro capite da parte della Regione Veneto, a dimostrazione, da un lato, della fiducia attribuita a questa Azienda che ha mantenuto una propria identità rispetto alle aggregazioni di Asl di altri territori del Veneto. Da un altro punto di vista l’incremento della quota procapite ha permesso di riequilibrare economicamente l’Ulss4, in precedenza sotto-finanziata rispetto alle Aziende sanitarie confinanti.
Altri fattori determinanti sono stati il miglior impiego delle risorse economiche, il costante monitoraggio nell’efficienza dei servizi, a maggioranza in gestione diretta, la contrazione della mobilità passiva dei pazienti che si dirigevano verso altre Aziende sanitarie venete ed extraregionali, a riprova che il miglioramento della qualità delle attività erogate ha determinato una maggiore fiducia nei cittadini/utenti a curarsi nel proprio territorio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Vari i fattori che hanno portato all’utile di bilancio. Sul fronte dei ricavi, ha pesato l’incremento della quota pro capite da parte della Regione Veneto, a dimostrazione, da un lato, della fiducia attribuita a questa Azienda che ha mantenuto una propria identità rispetto alle aggregazioni di Asl di altri territori del Veneto. Da un altro punto di vista l’incremento della quota procapite ha permesso di riequilibrare economicamente l’Ulss4, in precedenza sotto-finanziata rispetto alle Aziende sanitarie confinanti.
Altri fattori determinanti sono stati il miglior impiego delle risorse economiche, il costante monitoraggio nell’efficienza dei servizi, a maggioranza in gestione diretta, la contrazione della mobilità passiva dei pazienti che si dirigevano verso altre Aziende sanitarie venete ed extraregionali, a riprova che il miglioramento della qualità delle attività erogate ha determinato una maggiore fiducia nei cittadini/utenti a curarsi nel proprio territorio.