Terrore in sala slot, picchiato con la pistola da tre feroci banditi

Giovedì 30 Agosto 2018 di Marco Corazza
Terrore in sala slot, picchiato con la pistola da tre feroci banditi
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SAN STINO DI LIVENZA - Aggredito e picchiato con il calcio della pistola per convincerlo a consegnare i soldi. Una rapina violenta quella consumata sabato notte alla sala slot “Victoria Palace” di via Tobagi, al “Bivio Triestina” di San Stino di Livenza. In balia di tre bandati è finito un dipendente che poco dopo mezzanotte stava lavorando dietro al bancone di un piccolo bar allestito all’interno della sala slot, ricavata nell’edificio che un tempo ospitava il negozio di oggetti per la casa “Hops”.
 Erano almeno in tre i banditi, tutti travisati in volto e due armati di pistola, che si sono diretti in fondo alla sala slot, che in quel momento pare ospitasse anche un cliente. Di certo sono andati a colpo sicuro, sapendo dove trovare il denaro. L’uomo addetto al locale era “rinchiuso” in ufficio, proprio attiguo al punto di ristoro del locale. Senza mezzi termini i banditi sono andati al sodo, chiedendo il denaro. Lì per lì ne è nata una breve discussione, ma per convincere la vittima uno dei rapinatori non ha esitato a colpire con il calcio della pistola l’addetto della sala, finito a terra con una brutta contusione. A quel punto per l’uomo non è rimasto altro che consegnare ciò che aveva, circa 2mila euro frutto dell’incasso giornaliero. I tre banditi a quel punto hanno guadagnato la via di fuga, correndo a piedi verso l’uscita del parcheggio. Poi uno di loro ha perso parte del bottino nel parcheggio, mentre di corsa stava cercando di allontanarsi dallo stabile. “Erano in tre - raccontano i negozianti vicini del Victoria Palace - dalle telecamere si vedono mentre stanno fuggendo a piedi verso l’uscita del parcheggio. Dalla loro corporatura sembrano dei ragazzi, insomma erano mingherlini. Poi uno di loro ha perso circa 800 euro, lasciandoli a terra e scappando di tutta fretta. Qui non è mai accaduto nulla di tutto ciò, ci è sembrato tutto surreale”. Scossa anche la ragazza cinese alla cassa del bazar attiguo alla sala slot. “Non sapevo nulla - spiega la giovane mentre si posa la mano sulla bocca, incredula di quanto è accaduto nell’attività a fianco - Non sapevo nulla, anche perchè non abbiamo rapporti con il personale della sala slot”. Tutto è al vaglio dei carabinieri che sono arrivati nel cuore della notte a San Stino per ascoltare testimoni e raccogliere eventuali prove. Intanto il dipendente del locale è arrivato al Pronto soccorso per farsi medicare. Per lui fortunatamente una lieve prognosi, anche se la paura gli è rimasta incollata addosso. “Non sappiamo niente - ha detto ieri il dipendente, mentre usciva dall’ufficio - bisogna parlare con il titolare. Questo è un ambiente un po’ particolare, insomma diverso dagli altri”. 
Gli investigatori dell’Arma hanno ascoltato anche il titolare dell’attività, un 35enne di San Stino di Livenza per capire se potesse essere di aiuto alla indagini. Acquisite tutte le immagini dei sistemi di video sorveglianza della zona. Da una prima sommaria indagini potrebbe trattarsi di rapinatori inesperti e per questo ancora più pericolosi. 
Ultimo aggiornamento: 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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