FOSSO' (Venezia) - Risse, calci alle carrozzerie delle auto, corse in moto, danneggiamenti e alcol a fiumi.
Ed ora il sindaco di Fossò lancia l’allarme per il 1° maggio.
Se lungo la maggior parte dei 20 chilometri di argini l’ordinanza è stata rispettata, non così è stato per una nutrito gruppo di “ribelli” che, nella giornata di San Marco, si sono dati appuntamento tra il ponte di Sandon di Fossò e quello di Bojon di Campolongo Maggiore. Una prima avvisaglia era giunta durante la notte di Pasquetta, quando tutti cartelli recanti l’ordinanza mirata a evitare incidenti, anche gravi come successo negli scorsi anni, erano stati asportati. I filmati sui social che documentano gli scontri avvenuti il 25 aprile sono parecchi. In uno in particolare si vedono alcuni giovani prendere a calci le carrozzerie di auto, incuranti persino della presenza di pattuglie di carabinieri che stanno ora effettuando le indagini.
«Sin dal primo mattino del 25 aprile sono arrivate con ogni mezzo decine e decine di giovani - racconta Marino Zamboni, coordinatore dell’associazione “Brenta Sicuro” -. Da camioncini e furgoni hanno iniziato a scaricare scooter e moto, molto probabilmente elaborate». Poi, più che il tradizionale pic nic sull’erba, l’appuntamento ha preso tutte le pieghe di una esibizione motoristica, con tanto di gare alle quali hanno assistito moltissimi ragazzi. Ad certo punto, però, sono scoppiate le risse, molto probabilmente alimentate dalle forti bevute di alcoolici, come documentato dalle bottiglie vuote gettate in giro. «Improvvisamente sembravano tutti presi da una delirante follia - proseguono alcuni testimoni - Ragazzi che, apparentemente senza alcun motivo, se la prendevano con le auto parcheggiate nei dintorni. Altri hanno gettato i cassonetti dei rifiuti giù dagli argini e divelto cartelli stradali.
Ed ora si teme anche per la giornata del 1° maggio. Il sindaco di Fossò, Alberto Baratto, ha scritto ieri al prefetto Vittorio Zappalorto chiedendo di intensificare i controlli lungo gli argini del Brenta per domenica prossima, per evitare il ripetersi di questi episodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA