VENEZIA - Palazzetto Favero a rischio crollo: il sindaco chiude il canale e la calle, evacuati i vicini. L'edificio in Calle De La Madonna è piuttosto malridotto: il solaio è già crollato, le capriate del tetto stanno cedendo e c'è un'importante compromissione delle pareti interne e della facciata.
EVACUAZIONE
L'inagibilità dell'edificio è stata decretata a seguito di un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco martedì 17 aprile, congiuntamente ai tecnici dell'Area Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti, alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il comune di Venezia e laguna e alla Polizia Locale.
I NOBILI PROPRIETARI
L'immobile, infatti, era già finito in passato sotto la lente dell'amministrazione ed era stato anni addietro oggetto di precedenti interventi provvisionali, necessari in ragione dello stato di abbandono dell'immobile, che stante la perdurante incuria, risultano oggi non più adeguati a tutelare la pubblica e privata incolumità. Nel 2021 erano stati svolti lavori di puntellatura dell'edificio, ormai non più sufficienti visto lo stato di incuria avanzata in cui si trova lo stabile. Questa volta, dunque, il Comune si vedrà costretto a intervenire in maniera più pesante, interpellando poi i proprietari in Francia perché si facciano carico delle spese di ristrutturazione. Che non è detto vengano evase dai nobili intestatari del palazzo, dato che, proprio in occasione dei lavori di puntellatura, si erano rivolti al Tar del Veneto, sostenendo che non toccasse solo a loro pagare le spese ma anche ai proprietari degli appartamenti del confinante palazzo Bernardi, convinti che i due stabili formassero una sorta di grande condominio. All'epoca i giudici avevano rigettato la richiesta dei nobili. I proprietari degli appartamenti di palazzo Bernardo, tra cui figura anche Rosario Fiorello, già nel 2015 avevano chiesto un accertamento al tribunale: ma la situazione è degenerata, fino all'ordinanza comunale.