Palazzetto Favero a rischio crollo: chiusi canale e calle, evacuate sei famiglie, due sono in emergenza

I nobili proprietari vogliono coinvolgere il vicino palazzo Bernardi, tra i proprietari degli appartamenti c'è anche Rosario Fiorello

Domenica 21 Aprile 2024
Palazzo puntellato a rischio crollo

VENEZIA - Palazzetto Favero a rischio crollo: il sindaco chiude il canale e la calle, evacuati i vicini. L'edificio in Calle De La Madonna è piuttosto malridotto: il solaio è già crollato, le capriate del tetto stanno cedendo e c'è un'importante compromissione delle pareti interne e della facciata.

EVACUAZIONE
L'inagibilità dell'edificio è stata decretata a seguito di un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco martedì 17 aprile, congiuntamente ai tecnici dell'Area Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti, alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il comune di Venezia e laguna e alla Polizia Locale.

Uno stato di degrado tale da imporre l'adozione di immediati interventi per il ripristino delle ordinarie condizioni di sicurezza dell'area. Sarà inoltre vietato il transito lungo calle de la Madonna, di fronte all'edificio, e la navigazione lungo rio de la Madonetta, nel tratto che va dall'omonimo ponte fino al Canal Grande. Chi abita negli appartamenti a fianco e di fronte al palazzo avrà tempo fino alle ore 20 di domenica 21 aprile per lasciarli. L'evacuazione è già stata comunicata agli inquilini, ai quali il Comune ha assicurato assistenza e supporto immediato da parte Servizi sociali, che si occuperanno di assistere gli inquilini in difficoltà sul fronte economico-sociale, offrendo loro una sistemazione per la durata dei lavori provvisionali necessari alla messa in sicurezza dell'area. Sarà cura del Comune rendere stabile il palazzo, nonostante non sia di sua proprietà, ma di sei nobili francesi, che non si sono però mai curati della manutenzione.

I NOBILI PROPRIETARI
L'immobile, infatti, era già finito in passato sotto la lente dell'amministrazione ed era stato anni addietro oggetto di precedenti interventi provvisionali, necessari in ragione dello stato di abbandono dell'immobile, che stante la perdurante incuria, risultano oggi non più adeguati a tutelare la pubblica e privata incolumità. Nel 2021 erano stati svolti lavori di puntellatura dell'edificio, ormai non più sufficienti visto lo stato di incuria avanzata in cui si trova lo stabile. Questa volta, dunque, il Comune si vedrà costretto a intervenire in maniera più pesante, interpellando poi i proprietari in Francia perché si facciano carico delle spese di ristrutturazione. Che non è detto vengano evase dai nobili intestatari del palazzo, dato che, proprio in occasione dei lavori di puntellatura, si erano rivolti al Tar del Veneto, sostenendo che non toccasse solo a loro pagare le spese ma anche ai proprietari degli appartamenti del confinante palazzo Bernardi, convinti che i due stabili formassero una sorta di grande condominio. All'epoca i giudici avevano rigettato la richiesta dei nobili. I proprietari degli appartamenti di palazzo Bernardo, tra cui figura anche Rosario Fiorello, già nel 2015 avevano chiesto un accertamento al tribunale: ma la situazione è degenerata, fino all'ordinanza comunale.
 

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