Malore in barca, maestro vetraio trovato morto in acqua: addio a Lucio Bardella

Domenica 5 Maggio 2024 di Manuela Lamberti
Il maestro vetraio Lucio Bardella

MURANO - Un uomo buono, una brava persona. Lo descrivono tutti così, Lucio Bardella, che venerdì pomeriggio, 3 maggio, ha perso la vita per un malore che gli è stato fatale. Maestro vetraio nella vetreria Lp di Murano, Lucio dopo il lavoro era andato a Sant'Erasmo per recuperare la barca che aveva lasciato il giorno precedente, dopo aver trovato le chiuse abbassate, e nel tragitto di ritorno, a cento metri da casa, ha perso la vita a soli 59 anni.

IL RITROVAMENTO
Il suo corpo è stato visto galleggiare lungo il canale del Bisatto, davanti a Fondamenta Radi, mentre la barca era poco distante in secca.
È stato con ogni probabilità un malore legato al cuore, visto che Lucio soffriva da tempo di problemi cardiaci. Quel pomeriggio in barca potrebbe essere arrivato un attacco rivelatosi poi fatale, poiché era solo e in mezzo alla laguna.
«Papà aveva già subito una operazione al cuore e aveva sempre con sé un orologio per monitorare i battiti - racconta in lacrime il figlio maggiore, Alessandro - purtroppo era solo in barca e deve essersi sentito male, un mancamento che lo ha fatto finire in acqua».
Sul posto sono intervenuti subito gli operatori del Suem, la guardia costiera, la polizia locale e i carabinieri che poi hanno preso in mano loro le indagini. Fino a tarda sera, con i familiari, i militari hanno preso in esame ogni ipotesi.
«Siamo stati fin oltre le 23 e nessuna pista è stata esclusa ma non c'erano dubbi: la barca non aveva alcun tipo di segno che potesse dare adito ad altre ipotesi e sul corpo di papà non c'erano ferite che potessero far pensare ad altro se non ad un incidente - aggiunge il figlio - è stato proprio il cuore».
Avvertito del ritrovamento, il sostituto procuratore di turno, Christian Del Turco, riscontrata la mancanza di ogni segno che potesse far pensare a un reato, ha firmato il nulla osta alla sepoltura, disponendo la restituzione del corpo alla famiglia.

ARTE DI FAMIGLIA
Lucio era un uomo molto conosciuto a Murano per il suo sorriso gentile e la sua bontà. La notizia della sua tragica scomparsa ha fatto il giro dell'isola velocemente, lasciando tutti increduli.
Faceva parte di una famiglia che aveva le radici nel vetro, dai nonni, e tutti i fratelli avevano intrapreso questa strada già da bambini.
Come il più noto fratello Moreno, chiamato Reno, mancato nel 2022, a cui Lucio era molto legato e che guardava sempre con ammirazione per la sua abilità manuale, artistica e creativa. E poi gli altri fratelli Livio, Willi, Walter e Flavio, tutti legati da un grande affetto e dalla stessa passione per l'arte vetraria.
Lucio era un esperto conoscitore delle barche e del navigare e aveva insegnato tutti i pericoli e i trucchi dell'andar per mare ai figli.
«Per me poi è diventato un lavoro - spiega Alessandro, tassista di professione, mentre il fratello Nicola lavora come venditore in una vetreria - papà voleva il meglio per me e mio fratello Nicola, ha fatto di tutto per tenerci lontano dal lavoro in fornace perché diceva che era troppo pesante e pieno di sacrifici.

Avrebbe fatto qualunque cosa per noi - conclude - amava farci star sempre bene. Era un bravo papà e una brava persona. Stravedeva per mio figlio Elia, che ha 8 anni, e il suo pensiero era quello di comprargli una barca».

QUASI IN PENSIONE
Appassionato del suo lavoro, Lucio aveva quasi raggiunto l'età della pensione. Aveva già presentato tutti i documenti necessari e tra un paio di mesi avrebbe tagliato questo traguardo che aveva tanto atteso per dedicarsi ancora di più alla famiglia e alle sue passioni di sempre.
I funerali si terranno mercoledì alle 11 nella Basilica dei Santi Maria e Donato.
 

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