Bimbo di 5 mesi colpito da meningite
«Non era stato vaccinato»

Sabato 11 Ottobre 2014
L'ospedale dell'Angelo a Mestre
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MESTRE - Un caso di meningite a Mestre: vittima della patologia - una 'infezione da pneumococco - un bambino di 5 mesi, che nei giorni scorsi è stato ricoverato nel reparto di Pediatria dell'ospedale dell'Angelo.
Nelle ultime ore le sue condizioni cliniche sono migliorate, e la crisi è stata superata. Il piccolo colpito da meningite non era stato vaccinato.




«La meningite e la sepsi da pneumococco – spiega il dottor Sciarrone, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 12 – sono malattie che possono colpire persone di tutte le età, ma sono molto più frequenti nei primi 5 anni di vita e nella terza età. Per prevenire queste patologie è stato sviluppato un vaccino molto efficace e ben tollerato che protegge da 13 ceppi di pneumococco, i più frequentemente implicati nelle forme più gravi di malattia».



Per questo motivo, sulla scorta delle raccomandazioni delle Società scientifiche e degli organi di sanità pubblica internazionali, la Regione Veneto prevede nel suo calendario vaccinale la somministrazione di questo vaccino nei bambini piccoli, a partire dai 2 mesi di vita, e negli ultra 65enni.



«Purtroppo sono sempre più frequenti, anche se non numerosissimi – spiega ancora il dottor Sciarrone – i casi di genitori che non intendono vaccinare i propri figli, o che preferiscono ritardare l’inizio delle vaccinazioni, preoccupati da possibili effetti collaterali causati dai vaccini. Ma a tal proposito è importante ricordare che i vaccini, come tutti i farmaci, devono superare rigidi controlli prima e dopo l’immissione in commercio, a garanzia della sicurezza ed efficacia nell’utilizzo, anche e principalmente in bambini molto piccoli».



«Va infine ricordato – conclude il dottor Sciarrone – che la strategia di vaccinare i bambini molto presto deriva dalla necessità di proteggerli il prima possibile da malattie molto gravi come la meningite: proprio grazie alla diffusione delle vaccinazioni, queste patologie sono ormai molto rare ma, come è avvenuto nel caso in oggetto, possono colpire chi non è stato vaccinato».
Ultimo aggiornamento: 22:07

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