Il sindaco "mafioso", ma a Eraclea i cittadini firmano per lui: «Siamo con te»

Sabato 2 Marzo 2019 di Giuseppe Babbo
Mirco Mestre
70

ERACLEA - Tra i firmatari c'è anche uno dei parroci del litorale. A seguire ci sono imprenditori, ex politici, avvocati e commercialisti, professionisti vari. Ma soprattutto ci sono tanti cittadini residenti in tutto il Sandonatese. Vale a dire oltre 200 persone che hanno voluto dimostrare e dichiarare la loro vicinanza a Mirco Mestre, avvocato rampante, rampollo di una delle famiglie più conosciute della zona ma soprattutto il sindaco di Eraclea arrestato da oltre una settimana con la pesante accusa di voto di scambio con la camorra.

LA RESA Camorra in Veneto. Il sindaco di Eraclea si arrende: «Lascio»

IL RITRATTO DI MIRCO MESTRE Avvocato, volto nuovo del litorale: è il primo caso di voto di scambio

 

Intanto, il giorno dopo il mezzo flop del corteo contro la mafia in paese (tanti da fuori ma pochi residenti), ieri si è mossa anche la conferenza dei sindaci del litorale veneziano che, riunita a Jesolo, ha deciso di promuovere un manifesto contro tutte le mafie: «Non ci riferiamo solo ad Eraclea, ma a tutti i fatti avvenuti nel Veneto orientale - dicono i primi cittadini - Ci assumiamo l'impegno di contrastare i metodi mafiosi e di proteggere i nostri territori e l'economia». 

L’industriale, il boss e quei monili antichi da 750mila euro
Multa al nipote del boss Donadio, gomme tagliate alla vigilessa
Così il Veneto fu ceduto ai Casalesi: la divisione del territorio tra i gruppi mafiosi

L'accusa durissima avanzata dalla Procura al sindaco di Eraclea, da ieri anche dimissionario, ha lasciato il segno  nel territorio. Ma ultimamente, soprattutto nei social, si sono levate più voci in sua difesa: sul web da giorni rimbalza l'hashtag #iostoconmircomestre. Dalla rete alla carta il passo è stato breve: così ieri è stata attivata addirittura una raccolta firme come forma di sostegno al sindaco. A promuoverla amici, conoscenti e sostenitori di Mirco Mestre, persone che non credono alle accuse che gli sono state rivolte. E soprattutto che continuano ad avere, nonostante tutto, la massima fiducia nei suoi confronti tanto da raccogliere in una giornata oltre 200 firme. 
SPONTANEAMENTETra i sostenitori dell'iniziativa c'è Gianni Corradini, commercialista di San Donà, docente universitario, che in passato si era anche messo a disposizione della politica. «È nato tutto spontaneamente spiega Corradini La petizione è stata firmata da imprenditori, ex politici e professionisti. Ma anche da semplici cittadini. In ogni caso persone che hanno conosciuto il sindaco per vari motivi e che sono convinte della sua innocenza». Tanto da volerlo mettere per iscritto. «Questa iniziativa vuole essere un modo per dimostrare al sindaco e alla sua famiglia prosegue Corradini la vicinanza di tante persone, e più in generale del territorio, per questa brutta storia. Ci sono persone che stanno soffrendo in silenzio: noi attraverso uno strumento semplice come quello della petizione vogliamo ribadire che non sono sole. E che, nonostante l'ondata di fango che sta travolgendo Eraclea, continua ad esserci chi ha stima in Mirco Mestre. Per noi rimane un professionista serio e un bravo amministratore». Ovviamente la petizione avrà solo un rilievo simbolico perché per il momento non c'è l'intenzione di protocollarla in Municipio e nemmeno in Procura. 
SEGNALI«Il nostro obiettivo è semplicemente quello di dare un segnale dice sempre Corradini al sindaco, alla sua famiglia ma anche alle istituzioni. Ovviamente tutti noi siamo contrari a qualsiasi tipo di forma di attività criminale, ma crediamo al tempo stesso che il sindaco di Eraclea sia estraneo ad ogni forma di collusione con ambienti e persone legate alla mafia. Semplicemente vogliamo ribadire che Mirco Mestre è una persona degna di stima». Concetti ribaditi in questi giorni da diversi cittadini di Eraclea. Sempre poca la voglia di parlare di fronte ai cronisti, ma ha chi ha deciso di rompere il silenzio ha sempre e solo difeso il sindaco. Anche ieri pomeriggio quando in città è piombata la notizia delle sue dimissioni e le porte del Municipio si sono chiuse. Chi passa per andare al bar, scuote la testa. E ripete il solito mantra. «Non possiamo credere alle accuse che gli sono state rivolte dicono i passanti appartiene ad una delle famiglie più conosciute del territorio e soprattutto non ha bisogno della politica per vivere. Per noi rimane un bravo professionista e un bravo sindaco. Ci auguriamo che tutto possa risolversi quanto prima e di rivederlo presto in piazza. Eraclea e il suo sindaco non meritavano tutto questo». 
 

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 15:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci