Carambola contro l'auto dei vigili, non ce l'ha fatta Alessio, super tifoso del Venezia

Domenica 6 Gennaio 2019 di Monica Andolfatto e Giacinta Gimma
Carambola contro l'auto dei vigili, non ce l'ha fatta Alessio, super tifoso del Venezia
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 È spirato dopo 9 giorni di agonia, ricoverato in rianimazione dell'ospedale di Mestre. Alessio Girardi, 43 anni, non ce l'ha fatta a superare i gravissimi traumi riportati nello schianto che lo ha visto coinvolto la sera dello scorso 27 dicembre sul cavalcavia di via Da Verrazzano. La sua Fiat Stilo, per cause ancora in corso di accertamento, dopo aver invaso la corsia opposta si è schiantata contro un'auto della polizia locale travolgendola e schiacciandola dopo un terribile testacoda, innescato con ogni probabilità nel tentativo disperato di frenare. Le condizioni di Girardi sono subito apparse gravissime: trasportato d'urgenza all'Angelo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per un forte trauma cranico. Feriti anche due vigili urbani: l'agente al volante è stata dimessa due giorni dopo, il capo pattuglia è ancora in ortopedia per le numerose frature riportate.
Da sempre vissuto a Ca' Emiliani a Marghera, dove abitano ancora gli anziani genitori e la sorella Vanessa, Girardi da un po' di tempo si era trasferito a Favaro. Nel suo profilo fb tantissime le foto con l'amato figlio Thomas, adolescente, avuto dalla compagna Carlotta, e per il quale stravedeva e con il quale condivideva il tifo per il Venezia Calcio. Indicibile lo strazio dei familiari e dei tantissimi amici che fino all'ultimo hanno sperato in un miracolo che purtroppo non c'è stato. La notizia della sua morte venerdì sera si è subito diffusa sia nel popolare quartiere della città giardino che sui social destando profonda commozione a sincero cordoglio.
E c'è ancora chi ricorda che Alessio nel maggio del 1997 fu miracolato sfuggendo per uno scherzo del destino a quella che le cronache del tempo definirono una strage della strada in cui morirono 5 giovani fra i 16 e i 23 anni, fra cui la sua ragazza di allora. Erano a bordo di una Lancia Delta 1300 in cui erano saliti in sette: l'ottavo doveva essere Alessio che dagli amici fu lasciato a piedi per burla: «Ti passiamo a prendere più tardi» gli dissero ridendo. Era l'alba stavano rientrando da Jesolo dopo una serata in discoteca: l'auto si disintegrò contro un platano sul rettilineo nei pressi di Aqualandia, finendo in un fossato. Una sorte che, alla luce di quanto accaduto a distanza di poco più di vent'anni, appare segnata in maniera atroce.
 

Ultimo aggiornamento: 19:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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