Incidente in moto: «Dimesso dal Pronto soccorso col bacino rotto»

Sabato 13 Ottobre 2018
Incidente in moto: «Dimesso dal Pronto soccorso col bacino rotto»
17
MESTRE - Al Pronto soccorso non si sono accorti che avevo una duplice frattura composta al bacino. Il paziente è stato preso in carico secondo i protocolli. È possibile che dalla radiografia non si riscontri la frattura. È botta e risposta a distanza tra un giovane che una ventina di giorni fa è dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale all'Angelo di Mestre a seguito di una caduta con la moto e il primario del Pronto soccorso, Mara Rosada, che difende l'operato dei sanitari. L'uomo era giunto in ospedale in autonomia senza ricorrere all'ambulanza. Non ho ricevuto il trattamento previsto per i traumi da strada: le abrasioni non sono state disinfettate se non dopo diverso tempo e ripetute insistenze, non mi sono stati somministrati l'antibiotico né l'antitetanica. Sottoposto a radiografia ed ecografia all'anca dopo parecchie ore, non mi sono stati rilasciati i referti. Ho ricevuto un medicinale a base di morfina e sono stato dimesso, a dire dei medici, senza nulla di grave, denuncia l'interessato che si è rivolto a un avvocato per valutare un ricorso alla Procura e un esposto all'Ordine dei medici. Nei giorni seguenti, a causa  del persistere dei dolori e dei gonfiori, il medico di medicina generale gli ha prescritto una risonanza magnetica, effettuata a Villa Salus, da cui è emerso il guaio più serio. Ma per il primario del Pronto soccorso il paziente è giunto in codice giallo ed è stato trattato rapidamente in area rossa dov'è stato visitato non da uno, ma da due medici, con tutti gli accorgimenti del caso. E' stato sottoposto agli esami del sangue, al controllo dei parametri vitali, a terapie antidolorifiche e alle radiografie di prassi nella sede del trauma. Entrato alle 19 è stato dimesso alle 23:30. Il protocollo previsto in queste situazioni è stato rispettato in maniera pedissequa. Incredibilmente la duplice frattura composta del bacino è stata riscontrata solo agli esiti dell'esame a Villa Salus: com'è possibile che sia accaduto? Con quale noncuranza e imperizia è stato trattato il paziente?, si chiede il legale che parla di malasanità. A detta del primario, la risonanza magnetica non si fa nell'immediatezza dell'incidente e anzi non è neppure indicata. Per l'antitetanica si rimanda al medico curante, l'antibiotico in questi casi non si somministra - sottolinea -. I referti non sono stati consegnati? C'è il verbale del Pronto soccorso che certifica un bacino stabile. È normale, in queste situazioni, che i dolori possano persistere e che possano servire ulteriori accertamenti nei giorni successivi all'accesso al Pronto soccorso. (a.spe.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci