CONA/AGNA - «Abbiamo tutti il sangue rosso nelle vene e quindi siamo fratelli. Dobbiamo dire quello che non va e questo posto infame (il cetro nell'ex base di Conetta n.d.r.) deve essere chiuso». Questo il messaggio voluto lanciare dai migranti e da tutti i partecipanti al corteo partito da piazzetta Dante Alighieri a Conetta, nel Veneziano, e arrivato dopo tre chilometri in mezzo alla nebbia ad Agna, nel Padovano, quest'oggi. Circa duecento le persone che hanno partecipato, tra migranti, gruppi di studenti e alcuni parlamentari di Fratelli d'Italia che erano in visita alla ex base. La manifestazione - in memoria di Sandrine Bakayoko, 25enne richiedente asilo morta nell'ex base di Conetta, dove è scoppiata una protesta immediatamente dopo il fatto - si è svolta tranquillamente, accompagnata passo passo dalle tante forze dell'ordine presenti.
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