Case, l'affare salta e la caparra sparisce: l'agenzia sotto accusa

Venerdì 8 Marzo 2019 di Davide Tamiello
Case, l'affare salta e la caparra sparisce: l'agenzia sotto accusa
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MESTRE - Adesso stanno pensando persino di organizzare una manifestazione di protesta, ma questo sarà un passaggio successivo. Intanto, dopo mesi di sollecitazioni e di segnalazioni alle forze dell'ordine, sono arrivate anche le prime denunce: tre, per la precisione, formalizzate ai carabinieri di Mestre e che, di fatto, ora potranno dare il La a un'indagine. Il caso è quello di un'agenzia immobiliare di Zelarino, la Primacasa di via Castellana. Le lamentele (che ora si sono trasformate, in qualche caso, in vere e proprie accuse) di chi si è rivolto a questo intermediario sono diverse: c'è chi racconta di aver versato una caparra che, ad affare saltato, non sarebbe più stata restituita, chi dice di aver pagato un anticipo per un affitto in una casa poi rivelatasi indisponibile e chi sostiene, addirittura, che il titolare, Luca Lorenzon, avrebbe chiesto a più persone la caparra per lo stesso immobile, che però era già stato venduto.

Questo il testo delle denunce: ora starà agli investigatori dell'Arma verificare che si tratti di accuse fondate o meno. Che ci sia qualcosa di strano, però, è innegabile: l'agenzia di via Castellana, infatti, sulle recensioni di Google ha ottenuto una sola stella su cinque a disposizione e i commenti allegati sono decisamente poco lusinghieri. Anche la casa madre di Verona sarebbe stata informata dell'anomalia della propria affiliata: nessuna dichiarazione ufficiale, per ora, dalla sede scaligera, anche se alcuni addetti ai lavori assicurano che la situazione sarebbe già stata sottoposta ai vertici della società in franchising. I racconti di chi ha avuto da ridire sull'operato della Primacasa di Zelarino sono tutti molto simili. Viene proposta una casa, per un affitto o per una vendita, viene chiesto un anticipo perché «qui le case vanno a ruba, così la tengo per voi», con la promessa di poter entrare già nel giro di una settimana, un mese al massimo. Poi però succede qualcosa: la casa non è più sul mercato, perché il proprietario ha deciso di tenerla per sé. A quel punto, però, resta in bilico l'anticipo versato. 

RIMBORSI IN RITARDO C'è da dire che l'agenzia, di fatto, ha (quasi) sempre restituito tutte le caparre. Mancherebbero all'appello solo quelle dell'ultimo mese, il titolare avrebbe promesso anche che i rimborsi sarebbero in arrivo. Il punto è, però, che per i clienti non è stato facile ottenerli. Per alcuni ci sono voluti mesi, in molti ci sono riusciti solo dopo aver minacciato la denuncia ai carabinieri o alla guardia di finanza, altri solo dopo aver chiesto ai militari di intercedere per una prima mediazione prima di procedere con atto formale. Ma non sono i soldi l'unico problema su cui, a questo punto, dovranno indagare gli investigatori. Quelle case erano effettivamente a disposizione dell'agenzia? Poteva essere riscosso un anticipo su quegli immobili? Perché sembra proprio questo il nocciolo della questione, l'inghippo che avrebbe scatenato le ire dei clienti. «Certo che potevo, non ho mai fatto visitare un immobile per cui non avessi un incarico in esclusiva. - replica Lorenzon - Faccio visitare solo case di cui ho le chiavi, sarebbe gravissimo il contrario, stiamo scherzando? E di sicuro non faccio vedere case per cui è stato già firmato il rogito. Faccio vedere la stessa abitazione a più clienti? Certo, finché non è venduto non esiste vincolo di mutuo». Per quanto riguarda le caparre, invece, Lorenzon ribadisce che tutti i clienti rimasti senza casa sono stati risarciti. «Ho le prove che chiunque ha ottenuto il proprio rimborso, nessuno può affermare il contrario. La mia agenzia un'anomalia? Non direi, va tutto liscio, abbiamo i problemi che ha una normale agenzia immobiliare. Non abbiamo debiti, non siamo in rosso, non abbiamo mai chiesto neppure un prestito». 
 
Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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