MESTRE - Anche le ultime quattro salme delle vittime ucraine ieri mattina hanno lasciato l’obitorio dell’ospedale dell’Angelo. Accompagnate solo dagli impresari delle pompe funebri, una ditta straniera del settore, mobilitata per l’espatrio in Ucraina, dove raggiungeranno i parenti che nei giorni scorsi avevano raggiunto l’Italia per salutarli. Un trasferimento, quello dei parenti in Italia e delle salme in Ucraina, decisamente complicato, dal momento che molte delle persone decedute nel bus sono originarie di zone in cui infuria il conflitto: Kherson e la regione di Donetsk.
Come ricordato dal console generale per l’Ucraina in Italia Andrii Kartysh, «sono fuggiti dalla guerra per morire su un bus. Quando abbiamo telefonato ai loro parenti in Ucraina per avvisarli della tragedia, abbiamo avuto difficoltà a comunicare con loro perché le telefonate venivano continuamente interrotte da bombardamenti».
Il console ucraino Stanislav Plakhotnyi, presente nella mattina di martedì al rimpatrio delle prime salme di concittadini (per i quali i familiari hanno scelto la cremazione), ha espresso la sua gratitudine alle autorità italiane per l’aiuto e il supporto in questi difficili giorni.
CONDIZIONI GRAVI
Il dottor Alvise Tosoni, medico di terapia intensiva pediatrica a Padova, che ha in cura la bambina, ha detto che l’entità delle ferite richiede la massima cura e sulle condizioni della piccola paziente si riservano di non sciogliere ancora la prognosi: «È in una fase critica. Ha avuto un politrauma severo, aggravato da un’ustione importante e ha bisogno di tutto il supporto delle équipe specialistiche». Ieri hanno lasciato l’obitorio alla volta del paese d’origine anche le salme di Antonela Bakovic, la neosposa croata di 26 anni, incinta al settimo mese, Anne Ellen Berger, la madre 32enne dei fratellini tedeschi ancora ricoverati a Treviso, Siddartha Jonathan Grassem, tedesco di 28 anni la cui fidanzata è ancora ricoverata a Dolo, Maciel Maria Fernanda Arnaud e Gualter Augusto Carvalhido Maio, coniugi portoghesi di 56 e 58 anni, Annette Pearly Arendse, sudafricana di 58 anni.
LA NEOSPOSA
L’impresa funebre Busolin di Mestre ieri oggi ha rimpatriato la salma della giovane croata Antonela al cimitero di Solin, vicino a Spalato.