QUARTO - La parità di genere? Per essere tale, deve valere per le donne, ma anche per gli uomini. Su questa base alla Pixartprinting di Quarto d'Altino, la più grande impresa grafica del Veneto con i suoi 830 addetti (in maggioranza maschi), è stato firmato un accordo integrativo aziendale considerato altamente innovativo: le misure di conciliazione tra vita e lavoro, già previste per le madri, sono state introdotte pure per i padri, in modo che possano a loro volta fruire dei permessi retribuiti per accudire i figli.
LA PIATTAFORMA
A darne notizia è la Slc Cgil, sigla dei lavoratori della comunicazione, attivi sia in ambito tlc che nel segmento industria.
DUE PILASTRI
Pixartprinting ha però retto all'urto della pandemia, anche diversificando temporaneamente la propria produzione, convertita per qualche tempo sul fronte delle mascherine. «Dopo una lunga attesa aggiunge Romanato finalmente siamo arrivati alla firma di un patto che poggia su due pilastri: da una parte l'aumento retributivo, dall'altra il bilanciamento fra vita e lavoro. Per la nostra categoria rappresenta il primo vero accordo a tutto tondo, di importante indirizzo politico-sindacale, che tiene conto di molteplici fattori secondo un concetto di armonia contrattuale: salario, cure familiari, valorizzazione del ruolo genitoriale paterno come percorso di trasformazione sociale verso una vera parità di genere nei doveri e nei diritti».
I PUNTI
Per quanto riguarda il progetto papà, sono stati previsti l'estensione del congedo di paternità (da 10 a 15 giorni e, in caso di parto gemellare, da 20 a 25), i permessi per la malattia del figlio (fino ai 5 anni età), 9 ore retribuite per l'inserimento al nido e i permessi per le visite specialistiche del bambino (3 ore, fino ai 14 anni, per un massimo di 3 volte all'anno). «L'entità dei vari punti è ancora un po' sbilanciata nei confronti delle madri sottolinea il sindacalista ma riteniamo che questo sia un primo passo per garantire anche i diritti dei padri. Non a caso la verifica è stata fissata già fra due anni, in modo da poter valutare ed eventualmente potenziare questa sperimentazione». In aggiunta al premio di risultato di 1.500 euro erogato a luglio, arriveranno inoltre il buono pasto non più da 5 ma da 7 euro anche in smart working, l'aumento del 2% nelle maggiorazioni per il lavoro a turno e un significativo incremento salariale nei giorni festivi lavorati, l'ampliamento della quota aziendale nell'iscrizione al Fondo complementare contrattuale, con una percentuale che cresce dall'1,2% all'1,8%, per arrivare in certi casi fino al 2,3%.