Integrativo alla Pixartprinting: anche ai papà permessi retribuiti per accudire i figli

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Angela Pederiva
Integrativo alla Pixartprinting: anche ai papà permessi retribuiti per accudire i figli

QUARTO  - La parità di genere? Per essere tale, deve valere per le donne, ma anche per gli uomini. Su questa base alla Pixartprinting di Quarto d'Altino, la più grande impresa grafica del Veneto con i suoi 830 addetti (in maggioranza maschi), è stato firmato un accordo integrativo aziendale considerato altamente innovativo: le misure di conciliazione tra vita e lavoro, già previste per le madri, sono state introdotte pure per i padri, in modo che possano a loro volta fruire dei permessi retribuiti per accudire i figli.


LA PIATTAFORMA
A darne notizia è la Slc Cgil, sigla dei lavoratori della comunicazione, attivi sia in ambito tlc che nel segmento industria.

Com'è appunto la ditta veneziana, una Spa a socio unico soggetta alla direzione e al coordinamento di Cimpress Plc, società americana domiciliata in Irlanda. Lo stabilimento è specializzato nella fornitura online di servizi di stampa personalizzata di cataloghi, riviste, calendari, biglietti e packaging, con numeri che ne fanno un caso di web to print reputato il più rilevante in Italia. Una realtà che in passato si era già mostrata sensibile all'incastro fra esigenze familiari e impegno lavorativo, tanto da attuare un progetto mamma dedicato alle dipendenti, fra parcheggi rosa e corsi pre-parto, part-time orizzontale e permessi per le vaccinazioni. «Ma se vogliamo veramente arrivare alla parità di genere, dobbiamo impegnarci a costruire i diritti sia per le donne che per gli uomini, perché entrambi possano essere liberi di esercitare il ruolo genitoriale nel migliore dei modi», dice Nicola Romanato, funzionario della Slc Cgil del Veneto, che insieme ai rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali ancora all'inizio del 2020 aveva presentato una piattaforma per un'intesa di secondo livello, poi sospesa con l'arrivo del Covid.


DUE PILASTRI
Pixartprinting ha però retto all'urto della pandemia, anche diversificando temporaneamente la propria produzione, convertita per qualche tempo sul fronte delle mascherine. «Dopo una lunga attesa aggiunge Romanato finalmente siamo arrivati alla firma di un patto che poggia su due pilastri: da una parte l'aumento retributivo, dall'altra il bilanciamento fra vita e lavoro. Per la nostra categoria rappresenta il primo vero accordo a tutto tondo, di importante indirizzo politico-sindacale, che tiene conto di molteplici fattori secondo un concetto di armonia contrattuale: salario, cure familiari, valorizzazione del ruolo genitoriale paterno come percorso di trasformazione sociale verso una vera parità di genere nei doveri e nei diritti».


I PUNTI
Per quanto riguarda il progetto papà, sono stati previsti l'estensione del congedo di paternità (da 10 a 15 giorni e, in caso di parto gemellare, da 20 a 25), i permessi per la malattia del figlio (fino ai 5 anni età), 9 ore retribuite per l'inserimento al nido e i permessi per le visite specialistiche del bambino (3 ore, fino ai 14 anni, per un massimo di 3 volte all'anno). «L'entità dei vari punti è ancora un po' sbilanciata nei confronti delle madri sottolinea il sindacalista ma riteniamo che questo sia un primo passo per garantire anche i diritti dei padri. Non a caso la verifica è stata fissata già fra due anni, in modo da poter valutare ed eventualmente potenziare questa sperimentazione». In aggiunta al premio di risultato di 1.500 euro erogato a luglio, arriveranno inoltre il buono pasto non più da 5 ma da 7 euro anche in smart working, l'aumento del 2% nelle maggiorazioni per il lavoro a turno e un significativo incremento salariale nei giorni festivi lavorati, l'ampliamento della quota aziendale nell'iscrizione al Fondo complementare contrattuale, con una percentuale che cresce dall'1,2% all'1,8%, per arrivare in certi casi fino al 2,3%.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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