Vaccini, anche in Friuli autocertificazioni sospette

Mercoledì 19 Settembre 2018
Vaccini, anche in Friuli autocertificazioni sospette
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UDINE Scuole al setaccio: emergono i primi sospetti su presunti furbetti delle autocertificazioni sulle vaccinazioni obbligatorie. Sono ancora in corso, a scuola iniziata, i controlli dei Nas sulle autocertificazioni che i genitori, secondo quanto recita la legge Lorenzin, devono esibire per poter far accedere i figli alle aule degli istituti scolastici. I Carabinieri stanno prendendo i documenti a campione per poi verificarli con le aziende sanitarie locali. Mentre la maggior parte delle famiglie è in regola, ci sono alcune autocertificazioni presunte false su cui si stanno facendo ulteriori controlli, «una a Udine, una nel Goriziano» conferma il direttore dell'area prevenzione della Regione, Paolo Pischiutti, più un altro paio in altre zone del Friuli Venezia Giulia. Nel caso in cui i documenti dovessero realmente risultare non conformi al vero, i genitori ritenuti responsabili sarebbero segnalati all'autorità giudiziaria per falso in atto pubblico commesso da privato rischiando una denuncia penale.
Nei prossimi giorni saranno disponibili i risultati definitivi dei controlli operati dai militari del nucleo antisofisticazione. Verifiche che non sempre riescono ad essere immediate perché, oltre a incrociare i dati con quelli delle Aas, le forze dell'ordine si ritrovano davanti a diverse tecniche furbette, tra prenotazioni cosiddette tattiche o particolari interpretazioni date all'autocertificazione. Sono gli stessi movimenti no vax a indicare ai genitori su profili facebook e siti internet come non si debba mai «dichiarare il falso». Ma non mancano i trucchetti per aggirare le regole, uno dei quali consiste proprio nel fare la prenotazione all'Azienda sanitaria per sottoporre i figli alla vaccinazione, salvo poi rimandare l'appuntamento. Se fino al mese scorso, almeno in Fvg, gli ambulatori vaccinali erano alle prese con altri vaccini come la tbe, in piena stagione da rischio di encefalite da zecca, ora le agende sono ben più abbordabili e i controlli delle forze dell'ordine sono rigorosi. Se qualche furbetto riuscisse a mettere a segno il colpo della prenotazione tattica, non potrà cavarsela a lungo, dato che l'autocertificazione avrà valore fino al 10 marzo 2019 come recita il recente emendamento al Milleproroghe dopodiché tutti i bimbi dovranno essere in regola e tra controlli di aziende sanitarie e singoli istituti scolastici, l'unica via per i no vax sarà esclusivamente quella di non mandare i figli a scuola. In questo inizio anno scolastico, anche nella nostra regione, alcune mamme hanno scelto proprio questa via e forse è questo il motivo, o uno dei motivi, per cui il primo giorno è filato liscio senza proteste e polemiche davanti ai cancelli. Sono diverse le mamme che hanno scelto di tenere i bimbi a casa, almeno per ora, organizzandosi magari con le baby sitter in comune per condividere, oltre alla battaglia contro le vaccinazioni obbligatorie, anche il costo da sostenere al posto della retta dell'asilo. Numeri alla mano, però, la maggior parte dei genitori si è messa in regola non solo con l'autocertificazione, ma soprattutto con le vaccinazioni fatte eseguire per tempo, prima dell'inizio dell'anno scolastico. «La situazione è sotto controllo conferma Pischiutti . Finora non si sono verificati inconvenienti, diversamente da quanto accaduto lo scorso anno». Nonostante le novità romane a pochi giorni dal primo suono della campanella, insomma, in regione le informazioni a famiglie e scuole sono arrivate puntuali e senza creare ulteriore confusione. Anche sul sito della Regione, alla pagina promozione della salute e prevenzione, si trovano tutte le informazioni sulle vaccinazioni obbligatorie, fatta eccezione per il monitoraggio delle reazioni avverse ai vaccini che porta ancora la data del 2016, mentre l'Aifa ha pubblicato quelle relative al 2017 oltre due mesi fa, ma forse si tratta solo di una dimenticanza.
Lisa Zancaner
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