«Straordinari non pagati», la rivolta degli infermieri

Venerdì 1 Marzo 2019 di Lisa Zancaner
«Straordinari non pagati», la rivolta degli infermieri
UDINE Gli infermieri della Sores incrociano le braccia sugli straordinari. Non si abbassano i riflettori sugli operatori del sistema emergenza-urgenza. Mentre ieri a finire al centro delle polemiche sono stati gli operatori del Nue 112, a seguito di un decesso verificatosi a Pordenone dove un uomo è morto per arresto cardiocircolatorio mentre attendeva l'ambulanza che aveva ricevuto l'indirizzo sbagliato, oggi l'attenzione è puntata sugli infermieri della Sores ma per ben altri motivi. Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali del comparto sanità avevano raggiunto l'intesa sulle Risorse aggiuntive regionali (Rar) per il 2019, 16 milioni di euro, che con gli oneri riflessi arrivano a 31 milioni, per garantire la continuità nel trattamento economico degli operatori con soddisfazione di tutte le parti, operatori e assessorato. Il problema ora sono le Rar dello scorso anno, terminate pare nel mese di novembre. Così gli operatori della Sores, 42 attualmente in organico, per il mese di dicembre si ritrova senza il corrispettivo per le ore straordinarie. Ancora una volta a dare voce ai lavoratori è la Fials regionale che ha sollecitato tanto l'assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi quanto il commissario dell'Agenzia regionale di coordinamento per la salute (Arcs) Francesco Zavattaro. Abbiamo sollecitato le parti interessate tre giorni fa spiega il segretario regionale della Fials, Fabio Pototschnig perché a volte gli operatori è come se non avessero voce e rimangono inascoltati. A segnalare al sindacato sono stati gli stessi dipendenti che operano alla centrale della Sores che a febbraio, in riferimento alla mensilità di dicembre 2018, si sono ritrovati la busta paga alleggerita dalla mancanza di retribuzione delle ore straordinarie, programmate regolarmente sull'orario di lavoro, né il rimborso per spese carburante, entrambi finanziati con le Rar 2018. Il problema, in realtà, non dovrebbe aver colto impreparato nessuno dato che già lo scorso ottobre la Federazione, attraverso il suo dirigente sindacale Dino Roggi, aveva posto il quesito sulla rimanente disponibilità dei fondi Rar definiti dalla contrattazione sindacale, ma la risposta degli uffici del personale dell'allora Egas aveva invitato a porre il quesito al direttore sanitario, al direttore e al coordinatore della Sores spiega il segretario. Purtroppo ad oggi si legge nella lettera della Fials - non è ancora pervenuta nessuna risposta in merito, mentre sembrerebbe che il direttore sanitario abbia dato contezza dell'esaurimento dei fondi in questione al direttore e coordinatore della Sores, ma di questo nessuna comunicazione è stata trasmessa agli operatori che ignari della situazione hanno continuato ad eseguire i surplus orari richiesti. Riteniamo scorretto prosegue la Federazione - che gli operatori interessati non siano stati informati per tempo dai responsabili della struttura della critica situazione economica e questo può far si che gli stessi attuino delle azioni o vertenze nei confronti dell'Azienda, al fine di ottenere il riconoscimento di quanto previsto dagli accordi sindacali per le prestazioni erogate su richiesta e a garanzia della continuità del servizio.
I TURNIRisulterebbe, inoltre, che anche nel mese di gennaio la programmazione della turnistica abbia previsto un numero di ore superiore al monte ore previsto istituzionalmente, in attesa dell'accordo Rar 2019, quindi la Fials invita chi di competenza a evitare richieste di attività aggiuntive in assenza di una precisa definizione e contrattazione. Per ora gli operatori sembra siano pronti a incrociare le braccia sulle ore straordinarie, il che verrebbe a creare non pochi problemi anche per stabilire i turni. Considerato che per garantire la piena funzionalità della Sores risulta evidente la necessità di ricorrere a ore aggiuntive, riteniamo che in un futuro immediato si ponga l'attenzione su un'analisi dei fabbisogni, con l'ipotesi concreta di una revisione organizzativa dell'attività.
 
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