Metalmeccanica: vola l'export, cala la cassa integrazione, c'è ripresa

Martedì 13 Marzo 2018 di Paola Treppo
Lo stabilimento della Danieli
1
UDINE - L’industria metalmeccanica in provincia di Udine, che conta oltre 23mila addetti e più di 1.900 imprese, ha registrato nel 2017 un incremento del 3,1% per il comparto meccanico rispetto all’anno precedente e del 2,3% per quello siderurgico; è quanto emerge dell’indagine trimestrale dell’Ufficio studi di Confindustria Udine. Buone notizie, quindi, dopo un 2016 con segno meno nei volumi produttivi nel comparto meccanico (-1,4%) e un andamento stazionario per quello siderurgico.

Situazione positiva 
«Tutto lascia pensare che la situazione positiva possa perdurare anche nei prossimi due anni - dice il capogruppo delle industrie metalmeccaniche, Roberto Siagri -; nel 2017 lo sfruttamento degli impianti è stato in media pari all’82,3% e 81% della capacità massima disponibile rispettivamente per il comparto meccanico e siderurgico». Le percentuali sono superiori a quelle raggiunte nel 2016 che erano del 79,2% e del 78,4%.
 
La ripresa del commercio mondiale
La ripresa del commercio mondiale ha avuto riflessi positivi sulle dinamiche dell'export dell’industria metalmeccanica provinciale. Nei primi 9 mesi del 2017, infatti, le esportazioni hanno raggiunto i 2.674 milioni di euro, con un incremento del 9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, mentre le importazioni, grazie al miglioramento della domanda interna, hanno registrato un aumento del 24,7%. Il saldo dell’interscambio del comparto ha registrato un attivo pari a 1.511 milioni di euro.
 
Elettronica e autoveicoli
Sono cresciute le vendite all’estero dei prodotti della metallurgia (+40,1%, da 826 a 1.157 milioni di euro), di prodotti in metallo (+29,4%), prodotti dell’elettronica (+9,2%), autoveicoli (+8,6%) e altri mezzi di trasporto (+68,%), mentre sono calate le esportazioni di apparecchiature elettriche (-3%) e macchinari (-21%).
 
L’export è aumentato verso Germania e Austria
L’export è aumentato verso la Germania (+28,9%, superando i 490 milioni di euro), e l’Austria (+25,4%) e, tra i paesi extra Ue, verso gli Stati Uniti (+43,9%). Con oltre 177 milioni di euro, gli Usa si confermano il terzo Paese come destinazione per il comparto metalmeccanico. La ripresa in atto ha determinato un drastico calo del ricorso all’istituto della cassa integrazione. Nel 2017, le ore autorizzate sono state solo 935mila, con una contrazione del 77,7% rispetto all’anno precedente (oltre 4 milioni di ore).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci