Rissa con mazze da cricket, sangue tra richiedenti asilo: tutti minorenni

Venerdì 21 Settembre 2018 di E.B.
Rissa con mazze da cricket, sangue tra richiedenti asilo: tutti minorenni
12
TRIESTE - Violenta rissa tra stranieri richiedenti asilo politico in una comunità che li ospitava. Il fatto risale alla fine di agosto a Villa Opicina, sul Carso, ma i carabinieri ne danno notizia ora: in pieno giorno, quattro giovani albanesi hanno affrontato cinque coetanei di nazionalità pakistana. Dopo gli insulti reciproci il gruppetto è venuto alle mani ed è scoppiata una vera e propria rissa. Gli operatori preposti alla loro sorveglianza, allarmati, hanno allertato il 112. Un equipaggio di Aurisina, che si trovava in perlustrazione a breve distanza, è intervenuto identificando alcuni dei responsabili, tre dei quali erano anche stati trasportati al pronto soccorso per aver riportato ferite e contusioni varie e uno di loro è rimasto in osservazione per 24 ore. Altri giovani coinvolti erano invece riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo dei militari. I Carabinieri hanno anche sequestrato tre mazze da cricket della lunghezza di circa un metro che presentavano evidenti tracce di sangue. Da accertamenti successivi, i Carabinieri sono riusciti a identificare e deferire alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni tutti i partecipanti alla rissa e a far luce sui motivi dello scontro, riconducibili a contrasti nati per questioni di natura sentimentale.

Sempre i Carabinieri - in un'altra circostanza - hanno fermato cinque ragazzi, uno dei quali minorenni. Due di essi, R.O. e S.A, quest’ultimo il minore, detenevano sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un totale di grammi 20 circa.  Dalla successiva attività svolta, anche con l’ausilio di mezzi tecnici, è emerso che a fornire in più occasioni lo stupefacente ai due, era stato un minorenne A.H., di origine pakistana e  richiedente asilo politico,  domiciliato presso una comunità del minori non accompagnati presente sul Carso triestino, la cui direzione ha ampiamente collaborato con gli inquirenti. L’indagine, una volta accertata la minore età dell’indagato, è passata alla Procura competente ed il dott. Francesco Verderese Francesco, pm del Tribunale per i Minorenni, ha richiesto al Gip la misura cautelare. Nei confronti del minore straniero, è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare con inserimento in comunità, poi eseguita dai militari dell’Arma, che hanno condotto il giovane presso una struttura della provincia di Pordenone, dove si trova tutt’ora, per detenzione e spaccio di stupefacenti.
 
 
Ultimo aggiornamento: 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci