La letteratura che si mangia: Saba, Svevo e Joyce diventano biscotti

Martedì 13 Novembre 2018 di E.B.
La letteratura che si mangia: Saba, Svevo e Joyce diventano biscotti
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TRIESTE - La letteratura? Si può mangiare. Non è l'ennesimo prodotto tecnologico ma l'idea di un versatile maestro orafo triestino che ha disegnato i volti dei grandi scrittori locali - Italo Svevo, Umberto Saba e James Joyce - su gustosi biscotti frollini classici o al cacao. Una sorta di brand turistico della città sotto nuove spoglie, e che l'inventore abbina a una cartolina, diversa in ogni confezione, che riproduce un' immagine di Trieste. La descrizione del prodotto in ogni confezione è tradotta in inglese, tedesco, sloveno e, ovviamente, dialetto triestino. Stagni è un noto orafo a Trieste che pubblica vignette, produce timbri (di disegni e vignette), organizza eventi musicali di jazz e da qualche giorno ha realizzato un progetto per sei anni in incubazione: produce biscotti. O meglio, ha disegnato tre matrici che riproducono i volti stilizzati dei noti scrittori, e che vengono impresse a mano su ogni singolo pezzo. Materialmente, a preparare i biscotti è la pasticceria Eppinger.
Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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