MONTEBELLUNA (TREVISO) - A quasi novant’anni Gino Merlo parte, ancora una volta, volontario per il Kenya. L’amore per una terra bellissima e poverissima e per chi ci abita, unito alla volontà di “sostenere” e non lasciare sola in un’impresa non semplice la moglie Silvana, hanno indotto Merlo, anima dell’Avi (Associazione volontariato insieme) presieduta da Francesco Tartini, a vivere ancora una volta un’esperienza che alla sua età ha quasi dell’incredibile.
TRENTESIMO VIAGGIO
A 87 anni suonati, il prossimo 28 febbraio Merlo affronterà con Silvana l’ennesimo tour di tre settimane per il monitoraggio dei progetti Avi in Kenya, con 700 chilometri di strade sconnesse da percorrere e tappe a Mujwa, dove vive l’altro arzillo neo ottuagenario montebellunese Daniele Schiavinato, e poi Isiolo, Maralal nel desertico nord per visitare il Centro Kikora. Soprattutto, però, si mira alla tappa finale alla Rieti Farm, dove Avi, che realizza progetti dal 1987, ne sta seguendo uno volto a portare l’acqua in vari villaggi. Un’avventura della quale l’anziano di Contea parla con una naturalezza incredibile. «L’ultima volta sono andato in Kenia nel 2019 -racconta- Ora, nonostante vari acciacchi, ho deciso di tornarci perché gli altri non possono farlo e quindi non voglio mandare mia moglie (che di anni ne ha 74, ndr) da sola. Per seguire le nostre attività è necessario arrivare anche ai confini con l’Etiopia: lì si verificano incidenti perché c’è una situazione di guerriglia.
LA PRIORITA’ ATTUALE
Fra i vari progetti viene particolarmente seguito in questa fase quello relativo alla Rieti Farm. «Dobbiamo comprare il carro botte» dice Merlo. A Manyonge, infatti, Avi ha avviato nel 2018 il Centro di Sviluppo Integrato “Rieti Farm” dotandolo tra l’altro di un pozzo e di un trattore. La comunità locale punta però ora a condividere queste preziose risorse acquistando un carro botte per distribuire l’acqua anche nei villaggi vicini o presso serbatoi scolastici. Ed è per questo che Avi sta raccogliendo fondi. Il sogno della Comunità di Manyonge è infatti agganciare al nuovo trattore il carro botte, per condividere con i villaggi vicini, dove vivono complessivamente circa 8mila persone, l’acqua del pozzo di Rieti Farm, che viene pescata limpida, fresca e potabile a 80 metri di profondità. Al riguardo, i fondi raccolti da Avi sfiorano già i 7mila euro. «La raccolta continua -dice Francesco Tartini, presidente Avi- e con le maggiori somme che speriamo possano arrivare acquisteremo dei serbatoi in pvc per creare nuovi punti di distribuzione».