Va al mercatino e sulle bancarelle ritrova il servizio da the del '700 rubato nella villa veneta

Venerdì 1 Marzo 2019 di Paolo Calia
Va al mercatino e sulle bancarelle ritrova il servizio da the del '700 rubato nella villa veneta
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TREVISO - Un servizio da the del 700, alcuni vasi di ottima fattura e di altrettanto elevato valore: erano in bella mostra su una delle bancarelle che, ogni terza domenica del mese, animano il mercatino di Borgo Cavour. Ma le splendide porcellane avevano un difetto: erano state rubate a gennaio da una villa veneta nel vicentino. Ad accorgersene la proprietaria della villa che, camminando per il mercatino, ha subito notato quegli oggetti così belle e preziosi: «Sono i miei». La signora, che evidentemente da gennaio batte a tappeto i mercatini dell'antiquariato della regione, non ha perso tempo: ha prima chiamato i carabinieri che, a loro volta, hanno chiesto a una pattuglia della Polizia locale già sul posto per altri controlli, di andare a verificare. Due agenti del pronto intervento sono così arrivati davanti alla bancarella segnalata e, con accanto la signora, hanno chiesto spiegazioni al titolare, un restauratore di  Padova. L'uomo, a quanto pare, ha tentato di difendersi ma senza essere troppo convincente. Gli agenti hanno fatto tutte le verifiche del caso e, alla fine, hanno sequestrato la merce e denunciato l'uomo per ricettazione. Ieri, la Procura di Treviso, ha aperto un fascicolo sul caso dissequestrando il servizio da the e i preziosi vasi poi restituiti alla legittima proprietaria. 
LA STORIAIl furto, in base a una prima ricostruzione, è avvenuto in gennaio in una villa veneta del vicentino, zona Rosà, da dove sono spariti vari oggetti preziosi. Il servizio da the in questione, una fine opera in porcellana del 700, era stata regalata alla famiglia proprietaria della villa da un importante uomo politico e aveva, oltre a un grande valore economico, un altrettanto grande valore affettivo. E lo stesso per gli altri vasi portati via. 
LA RICERCACome spesso capita in questi casi, refurtiva così preziosa, viene venduta passando di mano in mano. Può capitare che il viaggio termini sulle bancarelle dei mercatini di antiquariato o dell'usato anche senza una colpa diretta degli ambulanti, molto spesso del tutto ignari della provenienza degli oggetti che acquistano da privati. Il restauratore dovrà quindi chiarire come è venuto in possesso delle porcellane risultate rubate.
Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 13:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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