Invita i pazienti nella sua clinica a Modena, medico dell'Usl rischia il posto: diffidato

Mercoledì 5 Dicembre 2018 di Mauro Favaro
Invita i pazienti nella sua clinica a Modena, medico dell'Usl rischia il posto: diffidato
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Il medico in servizio per l'Usl della Marca ha invitato la paziente a non rivolgersi agli ospedali per i calcoli renali e ad andare invece a operarsi in una clinica privata di Modena, convenzionata con il sistema sanitario, dove lavora lui stesso. Per l'azienda sanitaria è inaccettabile. E ora Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl, ha deciso di procedere firmando una diffida formale nei confronti di Andrea Fandella, specialista in Urologia.
LA VISITA
Tutto è accaduto il 30 novembre negli ambulatori del centro Salute e Cultura, a cui l'Usl si appoggia comperando le cosiddette prestazioni specialistiche extra per ridurre i propri tempi d'attesa. È qui che è stata mandata Stella Maria Fistarol, 71enne di Mogliano, ex infermiera professionale a Mestre, per una visita di controllo dopo tre interventi chirurgici per dei calcoli, il primo nell'ottobre dell'anno scorso al San Raffaele di Milano, il secondo il 27 dicembre a Treviso e il terzo il 9 luglio, sempre al Ca' Foncello. «Mi era stato assicurato che a Salute e Cultura c'era comunque un medico dell'ospedale di Treviso, invece ho trovato uno da fuori racconta la signora alla fine della visita di controllo mi ha detto che dovevo fare subito un intervento perché non potevo rimanere così. E ha aggiunto che mi avrebbe prenotato subito a Modena, perché lui poteva operarmi lì. Ma ci prendiamo in giro? Per levare un calcolo devo andare a Modena? Ho chiesto perché non potevo essere operata nuovamente a Treviso. Mi ha risposto che qui hanno lunghe liste d'attesa». «Quando qualcuno ha un problema di salute che non è indifferente sottolinea la 71enne è pronto ad accettare anche uno spostamento del genere pur di risolvere le cose». Per fortuna non è stato necessario.
LA BUFERA
Il medico, meglio chiarirlo, ha suggerito alla paziente di rivolgersi a una clinica di Modena sempre nell'ambito del pubblico. Ma per l'Usl la cosa è comunque intollerabile. In primis perché così sembra che gli ospedali trevigiani non riescano a dare le dovute risposte e poi perché si andrebbe a incrementare l'emigrazione sanitaria verso un'altra regione. A fronte di questo, l'azienda sanitaria trevigiana sarebbe poi chiamata a rimborsare l'Emilia Romagna. Ecco perché una volta vista la segnalazione Benazzi è andato su tutte le furie. Tra l'altro non sarebbe il primo attrito con il medico in questione, anche per la gestione delle visite di controllo. «Salute e Cultura lavora per l'Usl della Marca perché è una struttura accreditata mette in chiaro il capo della sanità trevigiana diffidiamo il dottor Andrea Fandella a mandare le persone a Modena perché noi siamo in grado di dare tutte le risposte ai nostri pazienti. Non abbiamo bisogno che vadano fuori provincia e tanto meno fuori regione. Lui non può dire queste cose ai pazienti. Lo diffidiamo. Se non basterà, chiederemo a Salute e Cultura di rimuoverlo. La signora può operarsi a Treviso senza alcun problema». Così sarà. Ieri il primario dell'Urologia del Ca' Foncello, Luigino Maccatrozzo, ha parlato direttamente con la 71enne. L'intervento chirurgico dovrebbe essere fissato subito dopo l'Epifania.
 
Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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