Treviso. Il sindaco Mario Conte: «Grazie al park Vittoria, arriveranno sei nuove aree senza auto»

Domenica 18 Febbraio 2024 di Paolo Calia
Treviso. Il sindaco Mario Conte: «Grazie al park Vittoria, arriveranno sei nuove aree senza auto»

TREVISO - Sicuramente piazza Vittoria e viale Cadorna. Ma anche piazza Duomo, Borgo Mazzini, via Roggia, via Toniolo, Santa Margherita, tutta l’area dei Quartiere Latino. È l’elenco delle zone a traffico limitato che la Giunta avvierà quando ci sarà la riorganizzazione della sosta in centro. E tutto partirà con l’arrivo del parcheggio interrato in piazza Vittoria e del fast park da 180 posti gratuiti in via Foscolo. Il sindaco Mario Conte guarda la carta della città con impressa la nuova pedonalizzazione.

E prova ad andare oltre le polemiche.


Sindaco Conte: sul park Vittoria tornerete indietro?
«Ovviamente no, attendiamo i pareri di Soprintendenza e dei settori tecnici. Ma andiamo avanti».


Allora guardiamo la città dopo la realizzazione del park interrato. Che Treviso sarà?
«Una Treviso con una zona a traffico limitato grande il doppio di quella attuale. Ora in città ci sono 180mila metri quadrati di Ztl, diventeranno 390mila. Puntiamo a un processo di decentramento delle macchine senza penalizzare la vitalità della città. Tutti i parcheggi si sposteranno verso l’esterno eliminando il traffico di ricerca del parcheggio. Risultato: meno auto, più pedoni, più biciclette, più verde, più piazze».


E tutto questo è legato al Park Vittoria?
«Noi vogliamo portare appena dentro la città, a soli 100 metri dal Put, un parcheggio da 430 posti. Questo vuol dire indirizzare le auto dirette in centro verso un park in grado di ospitarle azzerando il traffico di chi gira per cercare un posto».


In cosa consiste la vostra riorganizzazione della sosta?
«Togliere circa 300 parcheggi dalle piazze e dalle potenziali ciclabili realizzandone 430 al park Vittoria, 180 via Foscolo tutti gratuiti che si aggiungono a quelli già esistenti all’ex Foro Boario, altri 150 in via Dandolo. Il tutto per un delta positivo di circa 460 posti in più, di cui circa 100/110 per i residenti, che avranno delle aree del centro solo per loro».


In centro cosa cambia?
«Ci sarà più distribuzione. In Città Giardino, per esempio, gli stalli blu resteranno. Così come lungo le Mura. Ma andremo a creare più alternative: dentro col park Vittoria, fuori con i fast park in via Foscolo e via Dandolo».


Questo vuol dire piazza Duomo libera?
«Verrà riqualificata in accordo con la Diocesi. I 430 posti del park Vittoria e quelli dei fast park ci consentiranno di liberare le piazze dalle auto».


Anche Borgo Mazzini?
«Sì. Del resto già adesso con tutti i plateatici i posti per il parcheggio si sono di molto ridotti».

Questo programma ha però bisogno di tempo per essere attuato.

«Noi contiamo di arrivarci in due-tre anni».


Cosa pensa dell’idea dei bus navetta per il centro?
«Non sono sostenibili, se non nei grandi eventi. Meglio garantire un’offerta della sosta diffusa. Il concetto di navetta può essere preso in considerazione col people mover, l’ipotesi del tram con parcheggi alle varie fermate che stiamo studiando».


Torniamo al park Vittoria. Le polemiche restano feroci.
«Sinceramente ho sentito ben poche osservazioni pertinenti da parte dell’opposizione. Preferisco il confronto con cittadini e commercianti, che vanno informati e rassicurati. Hanno comprensibili timori e preoccupazioni. Non abbandoneremo nessuno, saranno costantemente aggiornati di tutte le fasi del cantiere».


Per i commercianti a ridosso della piazza sono previsti ristori in caso di mancati guadagni per via dei lavori?
«Intanto parliamo di un cantiere che avrà un impatto, come tutti, ma molto limitato. Il fatto che a gestirlo sia una società serissima (Carron dnr) è una garanzia. Sarà un cantiere moderno, efficiente e sostenibile. Ma se qualcuno avrà dei problemi faremo la nostra parte».


L’opposizione ecie che il park costerà 3 euro l’ora.
«Ci sarà un costo accessibile a tutti. Puntiamo a una tariffa, iva compresa, di 2,5 euro. Quelle prospettate nel piano finanziario sono delle ipotesi da parte del gestore».


Però non si ferma la raccolta firme contro il park.
«Certo, se si continua a dire cose false come che ci sarà uno scavo di 30 metri in centro, che tutti i palazzi attorno alla piazza saranno danneggiati e chi più ne ha più ne metta, la gente spaventata firma. Vedo l’opposizione molto agitata, anzi proprio ossessionata da questo progetto».


C’erano alternative all’interrato in piazza Vittoria?
«L’unico modo per non fare il park sarebbe stato che il Pd, che in questo progetto non ci credeva, decidesse di stracciare la convenzione e pagare la penale. Non l’ha fatto. Noi invece a questo parcheggio crediamo, così come crediamo al progetto della sosta. E andiamo avanti».

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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