L'ultima telefonata tra Sofiya e Pascal: «Non registrarmi ti prego...»

Venerdì 5 Ottobre 2018 di Alberto Beltrame
L'ultima telefonata tra Sofiya e Pascal: «Non registrarmi ti prego...»
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CORNUDA - Lunedì 13 novembre 2017. «Pascal, non mi stai registrando, vero? Che poi fai ascoltare gli audio e vedere i video a qualcuno e succedono casini...». «Ma cosa vuoi che faccia? Voglio poter sentire la tua voce ancora, che poi se no me la scordo». «Ti manderò delle foto ...». «Si, ma la voce... quella poi me la dimentico...». L'ultima conversazione al telefono tra Sofiya e Pascal ha il sapore di un addio. O almeno del suo preludio.
 

 


Il file, il cui contenuto è stato mandato in onda mercoledì su Chi l'ha visto?, è stato recuperato da uno dei dispositivi informatici sequestrati nella villetta di via Jona, dove Sofiya Melnyk, l'interprete ucraina dai tanti segreti scomparsa il 15 novembre scorso e il cui corpo venne recuperato sul Grappa la vigilia di Natale, abitava con Pascal Albanese, trovato morto, probabilmente suicida, 11 giorni dopo la sparizione della 43enne. 
 
GLI HARD DISC
Gli inquirenti hanno pochi dubbi sul fatto che si tratti di un caso di omicidio suicidio. Ma ci sono ancora tanti misteri e questioni aperte sollevate dai familiari di Albanese e riemersi durante la trasmissione di Rai Tre. A partire dal contenuto dei dispositivi informatici trovati nell'abitazione, tra cui gli otto hard disc formattati da una mano esperta. Parte del contenuto, però, è stato recuperato. E oltre ai file di alcune telefonate, ci sarebbero dei video hard scaricati dal web, molte foto, ma soprattutto un archivio con le immagini di diversi uomini e i loro numeri di cellulare. Che vi fosse altro materiale compromettente? A cosa serviva?

I SERVIZI
Che Sofiya avesse una doppia o tripla vita e che a Pascal stesse bene, forse per interesse, sembra assodato. Lei aveva diverse relazioni nonostante vivessero come una coppia, o almeno così si presentavano alla gente. Tra queste la storia «con un romano, non un deputato, ma il portaborse di un parlamentare dei Verdi o di Rifondazione, che le aveva trovato dei lavori da interprete anche per conto di facoltosi imprenditori». Così racconta il geologo emiliano, amante storico di Sofiya, lasciato poco prima della sua scomparsa per un nuovo amore, quello del medico di Montebelluna con il quale la 44enne voleva sposarsi, mettere su famiglia, lasciando una volta per tutte Pascal (da qui il possibile movente). «Sofiya era abituata a mescolare verità e bugie - racconta il geologo - e una volta, in Ucraina, mi portò a visitare i vecchi uffici dei servizi segreti: lei, di segreti, era un'esperta». 

GLI SCARPONCINI
Ma dove è stata aggredita Sofiya? Gli inquirenti escludono la casa di Cornuda.
E quindi dove? Quando viene trovato il corpo lei è scalza, gli scarponcini gettati vicino al corpo. Sia Carole, sorella di Pascal, sia il geologo, spiegano che Sofiya si toglieva sempre le scarpe quando entrava in un'abitazione a lei familiare. Sempre.

Ultimo aggiornamento: 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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