TREVISO – Razzia al Fantic Store di via Noalese: nella notte sono sparite biciclette per un valore del 20mila euro. Ad agire è stata la “banda del buco”: i ladri si sono introdotti nel bar attiguo, ora dismesso e da lì hanno perforato il muro a mazzate. Una volta aperta la breccia, hanno rubato quattro bici da corsa marca Bottecchia e si sono dileguati prima dell’arrivo di carabinieri e guardie giurate.
«Hanno scelto i modelli più costosi e leggeri. Erano almeno in due, col volto coperto. Hanno lasciato qui mazze, accette e cesoie. Siamo di fronte a professionisti» commenta amareggiato Mattia Favaretto, responsabile dello store. Quello dell’altra notte è un colpo studiato nei minimi dettagli. I malviventi sono entrati in azione verso le 2 di notte. Non si sono lasciati intimorire dal sistema d’allarme, né dalle telecamere.
L’ASSALTO
Tutto pianificato: sapevano che una volta piombati nello store, avrebbero avuto pochi minuti per scappare col bottino. Il tempismo era fondamentale. Hanno optato per un assalto laterale, sferrato sfruttando il muro a contatto con un bistrot ora chiuso. I malviventi hanno spaccato la porta del locale e da lì si sono diretti verso la parete. A colpi di mazza si sono creati un foro abbastanza grande per passare con una bicicletta.
Una volta pronto il pertugio, è scattata la seconda fase del piano: recuperare la refurtiva e scappare.
L’intera azione è stata ripresa dalle telecamere. Carabinieri e vigilantes sono arrivati in pochi minuti, ma la banda era già sparita. Accanto al foro hanno lasciato però l’attrezzatura, ora sequestrata per cercare eventuali impronte digitali utili a dare un volto e un nome ai banditi. Anche i filmati sono al vaglio degli investigatori.
È la seconda volta in poco meno di un anno che Fantic, gestito da Autosile, viene svaligiato. «Abbiamo subìto un furto anche a luglio dell’anno scorso - ricorda Favaretto -. In quel caso i ladri hanno sfondato a picconate la vetrata principale e hanno preso quattro biciclette, per un bottino da 20mila euro. Difficile dire se sia la stessa banda, confidiamo nelle indagini. Nel frattempo rafforzeremo ancora di più i sistemi di sicurezza».