Incidente a Borgo Valbelluna. Morto trafitto dalle corna del cervo, la mamma di Manuel Favero colta da malore. «Fine crudele, non te lo meritavi» Chi era

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Mauro Favaro
Incidente a Borgo Valbelluna. Morto trafitto dalle corna del cervo, la mamma di Manuel Favero colta da malore. «Fine crudele, non te lo meritavi» Chi era

ZERO BRANCO (TREVISO) - La mamma è stata colta da un malore quando ha saputo che suo figlio non c’era più. La tragica e improvvisa morte di Manuel Favaro, 35 anni, residente a Salzano con la compagna Tiziana e una figlia di nemmeno 1 anno, ma originario di Scandolara di Zero Branco, dove vivono i genitori, ha gettato nel dolore una famiglia e un’intera comunità. Donatella e Roberto, la mamma e il papà, abitano in una casa alle spalle del supermercato Despar, lungo via Scandolara. Sulla recinzione ci sono ancora i fiocchi rosa usati per festeggiare l’arrivo della nipotina. È qui che ieri mattina hanno appreso l’incredibile dinamica dell’incidente che ha spezzato la vita di Manuel: il cervo investito da un’auto e sbalzato proprio contro il parabrezza del camion guidato dal loro figlio lungo la provinciale 1 nel comune di Borgo Valbelluna. Accanto a loro ci sono gli altri due figli: Moira e Alex, rispettivamente di 38 e 27 anni, assieme agli amici più stretti. Da un paio di anni Manuel era andato a convivere con Tiziana, la sua compagna, a Salzano, nel veneziano. Era diventato papà di una bambina solamente da pochi mesi.

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IL PAESE
Da piccolo lui aveva frequentato le elementari a Scandolara e le medie a Zero Branco. E di seguito l’Enaip nella sede di Noale. Dopo un’esperienza lavorativa in un’impresa edile della zona di Trebaseleghe, da ormai più di tre anni lavorava come camionista per la Vecchiato autotrasporti, azienda con base a Preganziol. Nel tempo aveva accumulato una grande esperienza dietro al volante. Ma non c’era solamente il lavoro. Manuel aveva infatti anche una grande passione per il nuoto, che per un periodo l’aveva visto attivo anche a livello agonistico. Così come per il mondo del ciclismo. Ha frequentato a lungo le piscine di Quinto. Ma in generale, anche grazie alla sua attività, era conosciuto in tutti i paesi che si estendono in questa zona della Marca. Tra le mille attività, aveva partecipato come volontario all’ormai tradizionale festa “Beer Belly Festival” organizzata in estate a Scandolara.


IL CORDOGLIO
«Era un ragazzo solare e sempre molto disponibile – spiega Luca Favaro, uno dei referenti del gruppo – felice, sereno e anche soddisfatto del proprio lavoro». Il ricordo è condiviso da tutte le persone che hanno avuto modo conoscerlo. Manuel aveva molti interessi. Amava anche il giardinaggio. Tanto che nel vivaio Aggio di Santa Cristina di Quinto era di fatto di casa. «Una persona simpatica e propositiva, attenta e scrupolosa – dice Mauro Aggio, uno dei titolari – veniva qui a prendersi delle piante. E a volta interveniva con il camion per consentirci di fare alcuni dei trasporti più ingombranti». Lo ricordano con affetto anche nella pasticceria Eros di Zero Branco, dove andava spesso a fare colazione. Insomma, si era trasferito a Salzano ma rimanendo comunque molto legato al proprio paese d’origine. Ieri anche i social network nel giro di poche ore si sono riempiti di messaggi, lacrime e commozione. Sono tutti increduli davanti all’incredibile fatalità. «La vita è crudele. Tu non meritavi questo – si legge in uno dei commento lasciati sulla pagina Facebook di Manuel – ci siamo conosciuti im cantiere e siamo diventati subito amici. Mi dispiace tantissimo. Mancherai tanto». «Non è giusto – aggiunge un altro – eri una persona stupenda e continuerai a esserlo». Anche il Comune di Zero Branco si stringe alla famiglia in questo momento tragico. Nelle prossime ore il sindaco Luca Durighetto farà visita ai genitori e ai due fratelli. La data del funerale di Manuel Favaro non è ancora stata fissata. Quel che è certo è che tutta Zero Branco vorrà accompagnarlo per l’ultimo viaggio. 

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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