PAESE (TREVISO) - Da Paese al Carnevale di Viareggio, i coriandoli della Karnaval snc saranno i protagonisti di uno speciale flash mob contro la violenza di genere e sulle donne il prossimo 25 febbraio. «Sono molto emozionata, sarà bellissimo vedere tantissime persone lanciare all'unisono i nostri coriandoli per diffondere un messaggio così importante contro la violenza», spiega la titolare Alessandra Cammelli.
Il flash mob a Viareggio con i coriandoli di Paese
L'azienda leader nella produzione e commercio di coriandoli da più di trent'anni, è tra le tre realtà italiane specializzate del settore e ha ottenuto anche la certificazione fatta dall'istituto italiano per la sicurezza del giocattolo che asserisce come il prodotto sia sostenibile, privo di plastica e senza agenti inquinanti. Per il flash mob "OrangeMob", nello stabilimento di Porcellengo sono stati prodotti 40mila sacchettini di coriandoli e maxi sacconi per i carri, sminuzzando un totale di 10 tonnellate di carta di colore arancione della cartiera Favini. «E' stato un lavoro veramente intenso ma la soddisfazione è grande - ammette Cammelli - Ci abbiamo lavorato in quattro per un'intera settimana, dalla produzione al confezionamento nei singoli sacchetti». La manifestazione vedrà come protagonisti tutti i partecipanti al Carnevale di Viareggio che, insieme ai cittadini e turisti presenti, lanceranno nello stesso istante milioni di coriandoli creando una vera e propria nuvola arancione. «Il colore è stato scelto da UN Women come simbolo di un futuro senza violenza sulle donne e di genere - sottolinea la titolare - Il progetto è importantissimo per il potente messaggio che vuole lanciare contro la violenza di cui purtroppo sentiamo ancora troppo spesso parlare. Sarà un'emozione grande e io spero che il messaggio veicolato anche dai nostri coriandoli, arrivi forte e chiaro a tutti».
Coriandoli lanciati all'unisono
I coriandoli trevigiani saranno lanciati lungo i viali a mare di Viareggio. «A ottobre mi hanno chiamata dalla commissione alle pari opportunità di Lucca - spiega Cammelli - Mi hanno raccontato del progetto, noi abbiamo fatto uno studio e poi siamo stati selezionati con i nostri coriandoli. Quando l'ho detto ai miei colleghi, tutti uomini, loro hanno aderito subito e si sono adoperati per supportarmi e sostenermi. E' stato un bel team di lavoro e io mi sento così fortunata perché lavoro in un ambiente dove il rispetto è reciproco e credo che dovrebbe essere così dovunque, in qualsiasi contesto».