Troppo caldo in fabbrica: all'Electrolux angurie, ghiaccioli e integratori per sostenere gli operai

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Matteo Negro
Angurie ai dipendenti dell'Electrolux contro il caldo

SUSEGANA (TV) -  Al caldo del sole di fine agosto si aggiunge il tema "bollente" delle temperature all'interno degli stabilimenti della Electrolux di Susegana. Dopo la segnalazione degli oltre 34 gradi centigradi registrati lunedì scorso, giorno di rientro dalle ferie, all'interno della fabbrica (in particolare sulla Linea 2), le rappresentanze sindacali avevano riportato alla direzione l'episodio scatenato da una fotografia scattata intorno alle 15 da un addetto alla produzione. Ieri, 22 agosto, l'incontro tra l'azienda e i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori, considerando che le previsioni per le giornate di oggi e domani non sono certo delle migliori: prima del fine settimana, le temperature potranno arrivare a toccare anche i 40 gradi. Anguria e integratori a disposizione degli operai, ma non solo.

Anche una modifica degli orari non accettata però dai sindacati.

LE POSIZIONI
«Con queste condizioni, le fabbriche e i luoghi di lavoro non climatizzati o all'aperto devono sospendere l'attività nelle ore più calde - hanno tuonato i delegati di Fim, Fiom e Uilm - Sembra che la maggior parte delle imprese, in queste situazioni, non ci sentano o non intendano né sospendere l'attività, né ridurre i ritmi, almeno nelle ore più calde, mettendo così a potenziale rischio la salute e sicurezza dei dipendenti». Electrolux fa sapere di avere tentato un accordo, proponendo che il primo turno di lavoro terminasse alle 13 e che il secondo (il cui inizio è organizzato per le ore 14) cominciasse alle 15 o alle 16. Una proposta che, però, inspiegabilmente è stata scartata dai sindacati. Nel frattempo, per venire incontro alle esigenze e alle fatiche degli operai, oltre alla distribuzione di acqua e sali minerali (opzione attività già nello scorso luglio), la direzione ha deciso di aggiungere anche la distribuzione di angurie per gli addetti alle linee di montaggio. «Le misure come acqua, integratori e anguria non risultano adeguate al salire dei fattori di rischio - hanno ribattuto le unioni sindacali - Riscontriamo poi, che pure queste misure minime in molte imprese non vengono adottate. Molte attività sono vincolate a ritmi e sforzi non modificabili in relazione alle condizioni ambientali, ma per loro caratteristiche di vincolo meccanico sono costanti e immutabili».

IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che alla Electrolux la questione della temperatura tiene banco sui tavoli di confronto fra azienda e sindacati. Già nel 2018, quando il caldo venne a mordere in maniera più incisiva, la richiesta era stata quella di aumentare le pause o di rallentare i ritmi. Nell'occasione si era giunti addirittura a quale sporadico sciopero. Ma allora i gradi registrati nella fabbrica erano stati 39.
 
A PORCIA

Situazione particolarmente tesa all'Electrolux di Porcia. Lo stabilimento ha accolto gli operai dopo due settimane e un giorno di ferie agostane e la temperatura nei reparti produttivi ha raggiunto in poche ore picchi di 32-33 gradi, come riportato dalle organizzazioni sindacali. La Rsu di fabbrica, vista la comunicazione dell'azienda relativa ad altri due giorni di cassa integrazione in settimana, aveva chiesto di consumarne uno già oggi, quando in provincia è previsto l'attacco più violento dell'ondata di calore. Ma l'azienda ha fatto muro, preferendo la chiusura domani e dopodomani. A questo punto già da oggi scatterà il piano d'emergenza contro il caldo: agli operai saranno consegnati ghiaccioli, frutta e sali minerali, mentre le pause saranno incrementate. 

L'Electrolux non è l'unica fabbrica in regione che ha problemi con temperature elevate. In provincia di Udine, tanto per fare un esempio, ci sono state almeno due segnalazioni al Dipartimento di prevenzione per situazioni che andavano ben oltre il sopportabile. Di fatto le segnalazioni avrebbero avuto effetto, almeno in un caso. Anche in provincia di Pordenone i sindacati hanno ricevuto telefonate per ambienti troppo caldi e ci sarebbero stati anche dei problemi in una fabbrica della pedemontana, con alcuni malori. Già oggi potrebbero esserci delle azioni dimostrative se la situazione non sarà sanata. Di fatto le segnalazioni avrebbero avuto effetto, almeno in un caso. Anche in provincia di Pordenone i sindacati hanno ricevuto telefonate per ambienti troppo caldi e ci sarebbero stati anche dei problemi in una fabbrica della pedemontana, con alcuni malori. Già oggi potrebbero esserci delle azioni dimostrative se la situazione non sarà sanata. Di fatto le segnalazioni avrebbero avuto effetto, almeno in un caso. Anche in provincia di Pordenone i sindacati hanno ricevuto telefonate per ambienti troppo caldi e ci sarebbero stati anche dei problemi in una fabbrica della pedemontana, con alcuni malori. Già oggi potrebbero esserci delle azioni dimostrative se la situazione non sarà sanata.

Ultimo aggiornamento: 18:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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