Studente pestato dal branco sulla giostra del luna park e poi inseguito

Martedì 15 Gennaio 2019 di Fulvio Fioretti
Studente pestato dal branco sulla giostra del luna park e poi inseguito
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VITTORIO VENETO - Picchiato sulla giostra dal branco, poi inseguito per centinaia di metri e di nuovo pestato: pomeriggio da incubo per uno studente 17enne vittoriese al luna park di piazza Giovanni Paolo I, in funzione per i festeggiamenti del patrono della Diocesi San Tiziano. La sua colpa? Voleva mettere pace tra due coetanei che stavano litigando - almeno sembrava così - sull'attrazione del Tagadà, la giostra che balla, in quel momento a pieno regime e con molti giovanissimi che si stavano divertendo. «Ragazzi per favore smettetela!», ha fatto in tempo di dire. Ma ai due, che erano insieme ad un gruppo di giovani del pievigino e coneglianese, l'intervento non è affatto piaciuto, al punto che ancora mentre la giostra era in movimento, uno di loro - individuato come un minore di origine marocchina, residente nel coneglianese, e già noto alle forze dell'ordine - p rima lo ha spintonato facendolo cadere e una volta scesi dalla giostra non ha trovato nulla di meglio che rifilare una testata sul viso del malcapitato, che chiedeva spiegazioni, provocandogli la frattura del setto nasale.
«Ma non è finita così racconta la madre delle vittima, commerciante cenedese, che sporgerà querela per le lesioni riportate dal figlio non appena sarà disponibile il referto - perché dopo la craniata, mio figlio e un suo amico, sorpresi dalla reazione e dai colpi ricevuti dai picchiatori, e con il sangue che usciva dal naso e dall'orecchio, sono fuggiti. Ma gli altri li hanno inseguiti: dietro il vicino seminario si sono trovati bloccati e circondati da una quindicina di coetanei, e lo hanno menato di nuovo. Una cattiveria gratuita. A picchiare sempre lo stesso, gli altri attorno guardavano. Mi stupisco che tutto sia avvenuto mentre c'erano in piazza decine e decine di persone».
Fortuna ha voluto che mentre avveniva il secondo pestaggio sia arrivato un anziano che li ha bloccati, chiedendo i documenti. A quel punto si sono dileguati lasciando il giovane a terra, non senza minacciarlo di ritorsioni se denunciava. Lui sanguinante, aiutato dall'amico si è rialzato e una volta a casa ha avvisato i genitori di quanto successo.
IDENTIFICATO L'AUTORE«Mio marito continua la madre della vittima - è uscito con l'amico di mio figlio e abbiamo chiamato i carabinieri: la banda era ancora tranquillamente in piazza, sempre nella zona del Tagadà. È stato individuato il ragazzo che lo ha menato ed è stato portato via dai carabinieri». Il picchiatore dopo essere stato identificato in caserma è stato riconsegnato ai genitori in serata. Nel caso venga presentata una denuncia per lesioni, che dovrà essere accompagnata da un referto medico, l'autore del gesto verrà deferito alla Procura per i minori.
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