Azzannato da un cane randagio mentre passeggia sul greto del Piave /Foto

Venerdì 10 Agosto 2018 di Alberto Beltrame
Azzannato da un cane randagio mentre passeggia sul greto del Piave
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NERVESA - Azzannato da un cane randagio mentre passeggia sul greto del Piave. Si è trasformato in un pomeriggio da incubo quello trascorso mercoledì a Nervesa della Battaglia da un 38enne di Villorba, T.D.M., assalito da un molosso spuntato improvvisamente dalla boscaglia nei pressi della centrale idroelettrica dell'Enel.
 

 


L'uomo è riuscito a liberarsi dopo un corpo a corpo nel quale il quattro zampe, furioso, gli ha piantato i denti aguzzi sul fianco, ferendolo al costato, e sul braccio destro. «Ho perso molto sangue e ho dovuto cercare di bloccarlo servendogli in pasto mezza mano» racconta il 38enne, che dopo essersi messo in salvo raggiungendo la macchina  ha dovuto ricorrere alle cure mediche dell'ospedale di Treviso. «Mi hanno fatto l'antitetanica dandomi una decina di giorni di prognosi - specifica -, senza sottopormi all'antirabbica, che a quanto pare, così mi è stato spiegato, non si fa più se non in casi eccezionali». 

L'ASSALTO
L'episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio, verso le 16.30, in un tratto molto frequentato, specie d'estate, del Piave, preso d'assalto in questo periodo da chi approfitta di qualche ora di relax per bagnarsi i piedi nell'acqua fresca del fiume. Il 38enne era in compagnia di un amico, che lo precedeva di una decina di metri. «Stavamo tornando alla macchina, vicino alla centrale - racconta - quando ho sentito un rumore alle mie spalle e mi sono girato di scatto. Il cane, aveva la stazza di un pastore tedesco ma con il pelo scuro, non so dire di che razza si trattasse, mi ha subito morso sul fianco. I denti si sono infilati nella carne e hanno quasi raggiunto una costola. Ho cercato di difendermi ma a quel punto mi ha pure azzannato al braccio, dal quale ho perso molto sangue». Nonostante la paura l'uomo è riuscito a liberarsi del molosso, al quale ha bloccato la bocca con le mani. «Non potevo fare altro, era furioso, non so cosa avesse - aggiunge il 38enne -. A quel punto si è mollato ed è fuggito dalla direzione dov'era venuto, dirigendosi verso il bosco. Sono corso subito al pronto soccorso per farmi medicare: ne avrò per qualche giorno e posso dire di esser stato fortunato. Ma mi chiedo: se al posto mio ci fosse stato un bambino, cosa sarebbe successo?».

L'ALLARME
Il 38enne nelle prossime ore presenterà una segnalazione specifica al Comune di Nervesa della Battaglia proprio perchè l'Amministrazione possa prendere provvedimenti e chiedere l'intervento di vigili urbani e del servizio veterinario. «Non vorrei succedesse di nuovo a qualcun altro - conclude -, anche perchè temo che quel cane possa essere ancora in zona: di certo non aveva il collare e puzzava molto, segno che viveva all'aria aperta da diversi giorni».
Al momento non è possibile escludere né che si tratti di una animale abbandonato, i cui proprietari se potrebbero essersene disfatti perchè in vacanza (quello degli animali abbandonati è una piaga, l'allarme degli ultimi giorni dell'Enpa ne è una conferma, che affligge anche il nostro territorio) nè che il cane fosse fuggito dal recinto di casa. «Non abbiamo ricevuto altre segnalazioni al momento - commenta il sindaco Fabio Vettori appena raggiunto dalla notizia - faremo subito delle verifiche».

Ultimo aggiornamento: 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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