Caso Gallimberti, test del Dna per chiarire il giallo del cadavere nel Lamone

Venerdì 26 Ottobre 2018 di Guido Fraccon
Caso Gallimberti, test del Dna per chiarire il giallo del cadavere nel Lamone
ADRIA - La città si divide sul mistero che avvolge la scomparsa del 48enne imprenditore adriese Ersilio Gallimberti. C'è chi teme che il cadavere ritrovato qualche giorno fa nelle Valli a nord del fiume Lamone, tra le provincie di Ravenna e Ferrara, sia il suo, dal momento che il fratello Marco si è sottoposto volontariamente alla prova del dna. Ad alimentare questa pista, il fatto che nella pineta una settimana fa è stato trovato un cadavere, in avanzato stato di decomposizione, i cui tempi della morte coinciderebbero con quelli della sparizione dell'adriese, l'auto del quale è stata trovata proprio a Ravenna, non molto lontano dal luogo del ritrovamento del corpo senza nome.

C'è invece chi, conoscendo il suo spirito libero, il suo carattere deciso e i suoi atteggiamenti goliardici, a volte portati all'eccesso, che gli sono costati anche dei problemi con la giustizia, come quando sul suo blog aveva preso di mira pesantemente il comando della Polizia locale, pensa che si sia allontanato volontariamente e sia all'oscuro del clamore mediatico che si è scatenato sulla sua vicenda.

Diel 48enne si sono perse le tracce dal 23 settembre scorso, giorno in cui, secondo la famiglia, ancora trincerata dietro il riserbo, l'imprenditore adriese, facilitatore d'affari immobiliari con alcuni Paesi dell'Est Europa, come amava definirsi, in particolare Repubblica Ceca e Slovacchia, sarebbe partito per un soggiorno, o meglio per un viaggio di lavoro, in Polonia. Sulla vita di Gallimberti, inoltre, emergono altri aspetti come una serie di conti ancora aperti con la legge, che per alcuni potrebbero aver convinto il 48enne a darsi alla macchia, mettendo in scena un presunto viaggio d'affari in Polonia. Certo è che quel cadavere senza nome ritrovato a Ravenna, la presenza della sua automobile non molto lontano da posto del macabro ritrovamento, a oggi non fanno presagire nulla di buono.
 
Ultimo aggiornamento: 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci