«Ho messo in fuga i ladri da casa mia: insospettito da quel rumore...»

Martedì 12 Marzo 2019 di Elisa Cacciatori
«Ho messo in fuga i ladri da casa mia: insospettito da quel rumore...»
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ROSOLINA - Si trova faccia a faccia con i ladri mentre tentano di entrare in casa. A raccontare dello spiacevole episodio avvenuto domenica sera poco prima dell'ora di cena è Leo Patrian che risiede in via Bassafonda, una strada che attraversa il territorio rosolinese da Volto fino al centro città, sviluppandosi parallelamente al Canale Po Brondolo. Il fatto si è verificato alle 19,40 dell'altra sera dopo pochi minuti che la figlia di Patrian era uscita. Forse proprio nella convinzione che la casa fosse rimasta deserta, i ladri sono entrati in azione col favore dell'oscurità provando ad entrare nell'abitazione della finestra del salotto, la stessa stanza dove l'uomo e la moglie stavano attendendo l'orario di cena. «Mia figlia è uscita alle 19,15. Poco dopo alle 19,40 ho sentito il rumore della tapparella, come se qualcuno la stesse alzando. Lì per lì ho subito creduto fosse rientrata, mai avrei pensato  fossero i ladri. Poi ho sentito ancora quello stesso rumore e così sono andato per tirarla su. É stato lì che ho visto l'ombra di una persona che scappava». Incredulo per quanto stava accadendo, il rosolinese non ci ha pensato due volte ed è uscito di casa notando che il giardino, normalmente sempre illuminato, era invece completamente al buio.
LUCE SRADICATA«Sono uscito dalla porta principale prosegue nel racconto -, ho fatto il giro della casa e ho sentito stavano scappando dal retro, dove ci sono dei terreni. Il lampioncino che abbiamo in giardino è stato sradicato, non ho mai visto una cosa del genere. L'hanno tolto completamente da terra. Hanno rotto anche un faretto nell'angolo del giardino che serve ad illuminare tutta la casa». Dopo aver effettivamente capito cosa fosse successo sono stati chiamati i carabinieri, giunti sul posto per verificare l'accaduto. Nella foga del momento, Patrian non ha pensato che andare fuor dalla casa potesse rappresentare un rischio per la sua incolumità. Cosa sarebbe accaduto infatti se i malviventi invece di fuggire nei campi fossero stati armati? «Ho sbagliato ad uscire fuori così, ma con l'adrenalina del momento non ci ho pensato un secondo. Ora invece ripercorrendo il tutto mi viene la pelle d'oca. Quello che mi fa più male di ogni cosa è il fatto che la nostra non è una casa isolata, coi vicini parliamo spesso dei furti che sono capitati in zona ultimamente e ci diamo tutti una mano, e ci ritroviamo con la nostra incolumità violata. Si vive nell'angoscia ed è così per tutte le persone che abitano qua vicino, le stesse che ieri sera (domenica, ndr) sono venute subito qui da noi appena hanno saputo del tentativo di furto».
GLI ALTRI FURTILa tentata effrazione di domenica sera non rappresenta un caso isolato. Negli ultimi tempi sono state diverse infatti le abitazioni della zona prese di mira dai malviventi. «Poco tempo fa sono andati a rubare a sei case di distanza dalla mia, e il problema principale è rappresentato per la maggiore dai danni che vengono fatti. Soldi in casa non ce ne sono, oro non ne abbiamo dopo che già in passato erano già venuti a portarcelo via. Vivere nel terrore è la più brutta cosa che ci possa essere».
Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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