Rapine violente in casa: la banda ​dell'Est che terrorizza il Polesine

Domenica 26 Agosto 2018 di Marco Scarazzatti
La casa messa completamente a soqquadro
2
ARQUÀ POLESINE - Nel giro di poco più di 48 ore, tre Comuni del Medio e Alto Polesine, sono piombati nel terrore e nella paura. Questo in seguito a tre efferate rapine, che hanno visto come vittime soprattutto persone anziane. Giacciano con Baruchella, Arquà e Occhiobello, vivono ora con la paura che questi episodi si possano ripetere. Ma anche chi vive nei paesi limitrofi, teme che le incursioni notturne da parte di gente senza tanti scrupoli, siano nell’aria.
 
E così in un baleno si è tornati indietro di qualche mese, dopo che la sicurezza sembrava essere tornata sotto controllo. Dopo i casi eclatanti delle rapine a mano armata avvenute di giorno a Villamarzana (nella farmacia comunale situata nella piazza adiacente il municipio), poi in via Matteotti, seguite da furti nella sera nella casa dell’allora vicesindaco Mario Maniezzo e in una villa antica, di proprietà di una famiglia residente a Roma. Poi era stata la volta di Fratta in una casa abitata sempre da anziani e a Bosaro, con il furto nella casa di un consigliere comunale di maggioranza, e più di recente a Bagnolo di Po (vittima addirittura un bambino di 8 anni, colpito con una mazza da baseball) e lo scorso dicembre a San Bellino con una coppia di coniugi anziani minacciati con coltello alla schiena.
Ma l’efferatezza dei fatti non ha eguali. Quello che più preoccupa è la modalità delle tre rapine è la stessa. Dapprima nella villa a Zelo, in via Dosso 900, Renzo Baratella, 76 anni, e la moglie Antonietta Valentini, 71, erano a casa da soli mercoledì sera alle 22.30, quando tre individui si sono introdotti all’interno della loro proprietà con il volto coperto. I due coniugi sono stati strattonati e hanno dovuto accettare di farsi rinchiudere nel capannone che si trova a fianco alla loro abitazione. I tre individui, raccolto il bottino fatto di gioielli per un valore non definito e 250 euro in contanti. Venerdì, alle 22.30, gli stessi banditi hanno agito in una casa di campagna a Occhiobello, lungo la strada che porta a Fiesso, in via Cavriane. Sono entrati in una casa isolata di campagna, scavalcando il cancello principale e rubando dall’attiguo magazzino la scala con la quale sono entrati dalla finestra lasciata aperta al primo piano. Dopo aver cercato preziosi e denaro, impugnando la falce rubata insieme alla scala, sono quindi scesi dalla scala interna al primo piano, dove la proprietaria di casa, un’ex insegnante di 76 anni, stava guardano la tv. Sono scappati con l’auto della donna, sola in casa al momento della rapina. La Mini versione Abbey Road è stata ritrovata nelle prime ore di sabato, dagli agenti della polizia locale di Occhiobello. Ad Arquà due coniugi, in via Provinciale 1014, direzione Villamarzana, alle 2.30 di venerdì, hanno ricevuto una visita terrificante. Francesco Fornasiero, 68 anni, e la moglie di 63, ex dipendenti pubblici con un passato nelle Ferrovie, se la sono vista davvero molto brutta. Il bottino è stato di circa 300 euro, un orologio e dell’oro. I soliti tre sono stati in casa 45 minuti, distruggendo tutto. Sono scappati con l’auto rubata in precedenza a Occhiobello. Il sindaco di Arquà, Chiara Turolla ha fatto visita ai due pensionati, promettendo di installare il più alto numero di telecamere, per un sistema di videosorveglianza che possa far sentire il più possibile al sicuro i residenti.
I carabinieri stanno indagando per cercare di dare un volto a questi violenti criminali i quali, secondo le testimonianze di alcuni delle vittime, potrebbero essere originari dell’Europa dell’Est.
Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci