Il festival Opera Prima si apre al mondo: tre progetti stranieri tra i 4 vincitori

Giovedì 21 Aprile 2022 di Sofia Teresa Bisi
Un momento di uno degli spettacoli selezionati

ROVIGO -  Sono stati scelti i vincitori del bando per la partecipazione alla XVIII edizione del Festival Opera Prima, che quest’anno si svolge dal 15 al 19 giugno. I quattro spettacoli selezionati sono “Under the flesh” dell’artista libanese Bassam Abou Diab, giovane danzatore che usa il movimento corporeo come strumento per rielaborare l’esperienza della guerra; “I’ll write you something new” dell’artista sarda Maria Luisa Usai, con un progetto sostenuto in residenza dal Teatro del Lemming capace di coinvolgere attivamente i cittadini in un processo di scambio di lettere; “A report to an Academy” della compagnia greca Zero Point Theater, diretta da Savvas Stroumpos, attore e aiuto regista di Theodoros Terzopoulos, fra i più importanti registi della scena internazionale; “Concerto for Mandolin and Strings in C Major by Vivaldi” del danzatore e coreografo israeliano Gil Kerer.
Quest’anno la programmazione del festival intende riaprirsi al panorama internazionale, dopo che negli ultimi due anni, a causa della pandemia, il festival si era concentrato maggiormente sul sostegno degli artisti indipendenti della scena nazionale. «Per la difficoltà di ospitare negli anni passati compagnie estere, - le parole di Massimo Munaro, coordinatore artistico - abbiamo deciso quest’anno di utilizzare la selezione su bando per presentare al pubblico della città e dare visibilità critica ad artisti inediti del panorama internazionale. Dei quattro progetti selezionati su bando, infatti, tre provengono da artisti esteri».

SETTECENTO PROPOSTE

Come ogni anno le proposte sono arrivate da tutto il mondo: tra i quasi 700 partecipanti, vi sono artisti provenienti da Francia, Germania, Brasile, Cuba, Svezia, Spagna, Israele, Repubblica Ceca, Russia, Palestina, Danimarca, Perù, Iran, Regno Unito, Cile, Norvegia, Portogallo, Colombia, Venezuela, Argentina, Cipro, Egitto, Messico, Ucraina, Belgio, Polonia, Slovacchia, Armenia, Slovenia, Svizzera, India, Irlanda, Bielorussia.
«Un numero così elevato di proposte, - il commento di Marina Carluccio - al di là della difficoltà di selezionare un gruppo molto ristretto di progetti, rappresenta un dato su cui riflettere: è testimonianza di un settore che, nonostante questi anni di incertezza, è rimasto in fermento e non si è arreso. Viviamo come un’occasione importante la progettazione del Festival, sperando che possa essere un’occasione di incontro e confronto culturale per tutta la città».
Il festival è frutto della collaborazione fra l’associazione Festival Opera Prima e il Teatro del Lemming, con il sostegno di Comune di Rovigo, Cariparo, Fondazione Rovigo Cultura e Ministero della Cultura. Per informazioni: www.festivaloperaprima.it, operaprimafestival@gmail.com.
 

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