ROVIGO - Dopo le pistole, per gli agenti della Polizia locale sono in arrivo i rifornimenti di test tossicologici salivari. L’acquisto è stato finalizzato da Palazzo Nodari nei giorni scorsi e oltre a due kit di “drug test salivare”, comprende anche l’acquisto di una partita di reagenti per scovare la presenza di marijuana, hashish e più in generale, di thc, ossia il tetraidrocannabinolo, uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis.
DOTAZIONI
Questa tipologia di dotazione per la Polizia locale del capoluogo è in uso da qualche tempo, come conferma l’ex assessore alla Sicurezza e Polizia locale Giorgia Businaro.
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ATTIVITÀ AMPLIATA
Le attività di contrasto allo spaccio e quelle di controllo stradale attraverso i kit e gli strumenti antidroga fanno parte a pieno titolo, come detto, delle funzioni della Polizia locale. Intorno a metà dello scorso febbraio gli agenti operativi sono stati dotati anche di armi. A una quindicina di agenti sono state assegnate le pistole, delle Beretta calibro 9 a passo corto del tipo Px4. La pistola è arrivata nelle fondine dopo anni di discussioni e polemiche, anche aspre, tra i favorevoli e i contrari alle armi alla Polizia locale. Il nodo, specialmente per i detrattori delle pistole, è stato soprattutto un quesito: più armi in circolazione significano maggiore sicurezza per i cittadini? La domanda non ha una risposta, ma sta di fatto che alla fine, la giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Edoardo Gaffeo ha ampliato la dotazione agli agenti, dopo aver messo a punto un nuovo regolamento per l’intero Corpo e uno specifico per l’armamento. Oltre alle Beretta, gli agenti hanno in uso anche una serie di “strumenti di tutela” tra i quali spray irritante, bastone distanziatore estensibile e manette. In arrivo ci sono anche le bodycam, le telecamere indossabili su caschi e divise che hanno tempi più lunghi per via degli adempimenti da espletare anche in riferimento alla normativa di tutela della privacy.