Va in ospedale per la colonscopia, muore: il medico rinviato a giudizio

Mercoledì 20 Marzo 2019
Va in ospedale per la colonscopia, muore: il medico rinviato a giudizio
ADRIA - Giovanni Volante, 86 anni, agricoltore in pensione di Taglio di Po si è spento il 10 maggio di due anni fa all'ospedale di Adria, dopo che si era sottoposto ad una rettosigmoidocolonscopia, più comunemente nota come colonscopia, in anestesia totale. Per questa morte, dopo che i nipoti avevano presentato un esposto contro ignoti perché la Procura verificasse se si potesse configurare l'ipotesi di reato di omicidio colposo, legato a qualche passaggio eventualmente compiuto non correttamente o senza rispettare i protocolli, ieri il medico dell'ospedale adriese, che aveva eseguito l'esame all'anziano, è stato rinviato a giudizio.

 
Nell'udienza preliminare, davanti al giudice Pietro Mondaini, si sono contrapposte le due diverse versioni dei consulenti di accusa e difesa, come è consuetudine quando si tratta di valutare un'eventuale colpa medica, ovvero che vi sia un rapporto diretto fra la condotta del medico e le conseguenze per il paziente e che il medico si sia discostato dalle regole di condotta che la maggioranza dei suoi colleghi avrebbe osservato di fronte allo stesso caso. L'86enne tagliolese si era presentato in ospedale perché doveva essere sottoposto ad una colonscopia, la procedura diagnostica per lo studio del tratto digestivo inferiore che si esegue con l'inserimento di una sonda endoscopica. Nonostante l'età avanzata ed un particolare quadro clinico, i nipoti avevano spiegato come l'anziano stesse bene e soffrisse solo di una forte anemia.
I FAMILIARI
I familiari dell'anziano, si sono affidati all'avvocato Helem Cristina Ricardo per la costituzione come parte civile. Il processo si aprirà il prossimo 22 maggio. Volante non era sposato e non aveva figli e viveva in via Avogadro 20. A lungo a vissuto insieme al fratello ed alla cognata. I nipoti, che abitavano vicino a lui, lo seguivano e gli davano una mano. Persona schiva e riservata, non faceva particolare vita mondana, soprattutto negli ultimi tempi. Era stato agricoltore, occupandosi insieme ai fratelli delle terre di famiglia e, da pensionato, continuava a coltivare l'orto e ad allevare le galline.
SITUAZIONE COMPLESSA
«Siamo a completa disposizione della magistratura e in primo luogo vogliamo esprimere vicinanza alla famiglia. Stiamo parlando, comunque, di un paziente con una situazione clinica complessa», aveva sottolineato poche ore dopo il decesso avvenuto nell'ospedale di Adria, la dottoressa Annalisa Boschini, responsabile della comunicazione per l'azienda sanitaria, precisando la posizione dell'Ulss 5 Polesana. L'esperto dirigente medico rinviato a giudizio, oggi 64enne, è difeso dall'avvocato Luigi Migliorini, che preferisce non rilasciare dichiarazioni sulla delicata vicenda, pur lasciandosi sfuggire un commento: «Il dibattimento è stato ritenuto la sede opportuna per entrare nel merito, sarà una passeggiata giuridica».
Francesco Campi
Ultimo aggiornamento: 14:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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