La birra artigianale fatta riposare sul fondale al largo di Porto Levante

Martedì 18 Settembre 2018 di Elisa Cacciatori
La birra artigianale fatta riposare sul fondale al largo di Porto Levante
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PORTO VIRO - Che le bellezze sommerse dell'Adriatico siano un costante stimolo per gli appassionati di subacquea è indubbio, ma che tra queste a richiamare un gruppo di sub ad immergersi nelle acque al largo del Delta sia stata una particolare produzione di birra risulta piuttosto curioso e singolare. È infatti proprio dall'Adriatico che arriva la birra subacquea, un progetto senza scopo di lucro nato un paio di anni fa dal gruppo di istruttori subacquei Adriatic Divers Team, che si dicono non solo appassionati, ma certamente innamorati del tratto di mare situato al largo di Porto Levante.
 
I QUATTRO AMICIEd ecco che Giovanni Contiero, Simone Carli Ballola, Isma Veronese e Stefano Ghezzo, amici sopra e sotto il livello del mare, oltre a dilettarsi da anni nell'esplorazione di relitti affondati nell'Adriatico, qualche mese fa hanno deciso di cimentarsi in questo particolare progetto che ha saputo unire all'accuratezza nella ricerca di ingredienti locali selezionati, la forte passione per il mare. Con loro, ad avere un ruolo determinante nella concretizzazione del progetto sono stati il produttore di birra artigianale Dario Ferri e la maestra birraria Francesca Beltrame, titolari del ristorante Villa Ferri di Ariano Polesine.
50 BOTTIGLIELe 50 bottiglie di birre artigianali prodotte con ingredienti biologici del Delta del Po hanno riposato per ben sei mesi nei fondali marini a circa 24 chilometri dalla costa, dentro ad una cassa di acciaio portata dai sub nella stiva di un relitto affondato negli Anni Sessanta, ad una profondità di circa 27 metri. Proprio in questi giorni gli Adriatic Divers Team le hanno recuperate e riportate nel luogo dove sono state prodotte. «Una cassa d'acciaio dentro un relitto piena di birre e centinaia di pesci attorno, questa è la scena che ci appariva ogni week end quando andavamo a controllare» è il racconto entusiasta del comandante del gruppo che ogni fine settimana si ritrovava per effettuare le immersioni nel relitto.
OTTIMA RIUSCITAE il gusto? Pare essere ottimo per delle bottiglie che, dopo sei mesi di trascorsi sott'acqua, possono anche dirsi pezzi da collezione. Oltre alla passione per il territorio dalle campagne del Delta del Po fino al mare al largo della costa, il progetto ambisce anche ad avere una valenza sociale. Con la vendita di ciascuna bottiglia, infatti, parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore del centro giovanile salesiano di San Giusto a Porto Viro.
Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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