Olio e catrame sull'ingresso di casa: torna l'incubo della faida tra vicini

Domenica 11 Novembre 2018
Olio e catrame sull'ingresso di casa: torna l'incubo della faida tra vicini
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ARQUA' POLESINE - Vandali ancora in azione contro la casa di Doriano Buson, residente con la moglie a Cornè, frazione di Arquà Polesine. E dire che il 25 settembre i carabinieri di Rovigo avevano annunciato di avere individuato sia l’esecutore dei “dispetti” che si protraggono da più di nove anni, sia il mandante. Invece, nella notte di venerdì, l’abitazione dei Buson è stata nuovamente imbrattata di catrame e olio.  
«Dopo intervento dei carabinieri, i soliti noti hanno di nuovo fatto danni al porfido, appena sistemato - racconta sconsolato Doriano Buson - Dai filmati delle telecamere di videosorveglianza ho visto un furgone bianco, ma purtroppo non si riesce a leggere la targa. La scoperta è stata fatta alle 6 di questa mattina (ieri per chi legge, ndr), quando mia moglie ha portato fuori il cane. Dal video, emerge che alle 4.40 è arrivato un furgone bianco e si vede un braccio, sporgente dal lato guidatore, buttare catrame e olio. Stavolta lascerò così. Mi sono stancato di pulire e spendere soldi. Stanno prendendo in giro oltre a noi, anche carabinieri e magistratura. Già il 27 settembre, dopo l’uscita sui giornali della notizia che erano stati individuati i vandali, un’auto bianca era tornata a fare gli stessi danni». 
Il caso era venuto a galla per la prima volta a metà dicembre 2015, quando erano comparse sui muri scritte ingiuriose contro la famiglia Buson. Episodio che seguiva l’atto vandalico di un paio di settimane prima, quando muro e cancello della proprietà di Doriano Buson erano stati sporcati con catrame liquido. 
LA PERSECUZIONE
Tre anni fa i vandali hanno imbrattato anche l’ingresso del cimitero arquatese, dove si trovano sepolti Jonathan Buson, figlio primogenito di Nicola, e Rianca, bambina venezuelana, figlia dell’ex compagna di Buson. Vennero trovate scritte anche sul capitello del sestiere Valmolin, su case in costruzione, nel sottopasso ferroviario, lungo la strada provinciale vicino al distributore di benzina e persino nel quartiere Tassina a Rovigo. Dal 2009 lanci di uova marce, o piene di vernice, o di diserbante, poi raid con secchielli di catrame rovesciati contro la recinzione, se non addirittura lanciati nel vialetto di casa. Ancora, ad aprile, i carabinieri, tramite le telecamere avevano individuato una persona scendere dalla propria auto e lanciare un secchiello di catrame sulla pavimentazione dell’abitazione. I militari sono subito entrati in azione, fermando un 40enne, che era stato denunciato, assieme ai mandanti, con l’accusa di imbrattamenti, diffamazione, minacce e stalking. In tutto 46 casi di danneggiamenti aggravati. 
Ultimo aggiornamento: 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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