Il costituzionalista ex senatore e la decapitazione di Zaia, la Lega insorge

Lunedì 25 Febbraio 2019
Zaia e Villone
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«Parole vergognose e allarmanti, pronunciate da vigliacchi che temono di perdere i privilegi acquisiti negli anni e che arrivano a ventilare la violenza pur di conservarli» così Nicola Finco e Silvia Rizzotto, rispettivamente presidenti dei gruppi consiliari Lega e Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, spiegano la risoluzione presentata oggi con cui rispondono alle minacce rivolte al governatore Zaia dal costituzionalista napoletano Massimo Villone. Quest’ultimo, a margine di un convegno sull’autonomia organizzato nei giorni scorsi a Padova, intervistato da una tv locale, ha detto che invitava “il presidente Zaia a venire lui a fare il governatore, a patto poi che se non si responsabilizza abbastanza, lo portiamo a piazza Mercato e gli tagliamo la testa".

Un chiaro riferimento al luogo in cui, per secoli, si sono svolte le esecuzioni capitali.
 


“Le parole di Villone sono di una gravità inaudita - continuano i due Capigruppo, cui si associano anche tutti i colleghi consiglieri - tanto più perché pronunciate da un costituzionalista che si è seduto anche sui banchi del Parlamento. Al di là del fatto che Villone minacci il presidente di Regione più amato di Italia mentre dimentica i drammatici problemi di Napoli, come i vigili assenteisti o i 500 milioni di euro che il Comune non riesce a riscuotere, mi auguro che il governatore campano De Luca, in prima linea con Villone in questa medioevale battaglia contro la progressista riforma dell’autonomia, prenda immediatamente le distanze da queste parole folli. Noi continuiamo a sostenere il nostro presidente, cui rivolgiamo tutta la solidarietà. Queste dichiarazioni allucinanti non vanno sottovalutate: l’obiettivo è screditare l’impegno portato avanti da altre regioni e alimentare un clima di violenza antidemocratica. Quando mancano argomenti, si fa sempre ricorso alla violenza anche verbale, ma non per questo meno grave. Un comportamento che deve essere condannato da tutti, anche da chi è contrario all’autonomia”.

Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 09:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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