Soldi della camorra "lavati" in Veneto. ​Marghera e i pacchi di pasta beffa

Martedì 27 Febbraio 2018 di Maurizio Dianese
Soldi della camorra "lavati" in Veneto. Marghera e i pacchi di pasta beffa
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MESTRE - «Sono soldi della camorra. Soldi sporchi. In mezzo c'è una tranche anche di un sequestro di persona». «E che problema c'è? Abbiamo le lavatrici» assicura la dama dei gioielli a Nunzio Perrella, ex camorrista, agente provocatore del sito online Fanpage. L'incontro è del 5 febbraio e si vede Nunzio Perrella che consegna alla Dama dei gioielli un trolley con 2 milioni e 800 mila euro. Questo, almeno, è quello che crede lei, che è accompagnata da un uomo, un imprenditore del veneziano, evidentemente interessato pure lui al mega business da 450 milioni di euro proposto dalla donna. In realtà dentro il trolley c'erano alcuni pacchi di pasta napoletana, paccheri, per l'esattezza. 

LA BEFFA FINALE
Un tocco di ironia dal momento che Perrella e Fanpage hanno tirato, con quel trolley, un clamoroso pacco a chi era convinto di aver trovato gli investitori giusti per il progetto Venice Europe Gate a Porto Marghera. E invece Nunzio Perrella, da agente provocatore, più e più volte avverte la donna che lui è lì per riciclare i soldi della camorra, ma lei non fa una piega e assicura di essere in grado di trovare le lavatrici giuste. I due, l'ex camorrista Nunzio Perrella e la Dama dei gioielli dimostrano di conoscersi bene, al punto che lei lo chiama confidenzialmente Nunzio più volte. Fanpage ancora non ha reso noto il nome della signora, da noi soprannominata la Dama dei gioielli perché nel primo incontro si presenta stracarica di braccialetti, anelli e collane, ma il sito ha annunciato che oggi metterà in onda la puntata che racconta la stangata finale e cioè la consegna del denaro-pacchi di pasta...
 
 
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