PADOVA - Francesca Biagiotti, 41 anni, toscana, è la giornalista del programma Rai “Petrolio” che ha svelato un episodio clamoroso nella sanità veneta: la richiesta da parte di un medico di una bustarella di duemila euro per accelerare i tempi di un intervento chirurgico, la chiusura delle tube. Tutto registrato con una telecamera nascosta. Il servizio non ha fatto nomi, ma il medico sotto accusa è Pietro Litta, 65enne responsabile dell’Unità di Chirurgia mini-invasiva della Clinica di Ginecologia e Ostetricia di Padova. Il medico lavora anche alla clinica privata “Città Giardino”, dove si è svolto l’incontro con la finta-paziente giornalista.
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Il medico grida al complotto, dice che il montaggio è stato fatto ad arte?
«Io non ho detto il nome per scelta aziendale della Rai. Se poi la magistratura acquisirà i documenti, a quel punto risponderò all’autorità».
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Come avete fatto il montaggio del servizio? «Rispecchiando l’andamento dell’incontro. È stato un incontro unico, che si è svolto nella stessa giornata, con la stessa persona, nello stesso posto. Il montaggio è sequenziale».
Siete andati a colpo sicuro dal dottor Litta e avevate “soffiate”? «Ripeto, io non ho detto il nome del medico».
Il servizio comincia con la telefonata al Cup, il Centro Unico Prenotazioni...