VENEZIA - (A.Pe.) Finisce a carte bollate la provocazione di Oliviero Toscani sui veneti «mona» perché hanno votato al referendum sull'autonomia. Questa mattina i consiglieri regionali Luciano Sandonà (Zaia Presidente) e Stefano Valdegamberi (Misto) denunceranno il fotografo in procura a Verona, competente sul territorio in cui i due esponenti affermano di aver ascoltato l'intervento andato in onda martedì scorso a Radio Padova. I politici lamentano la violazione della legge Mancino, proprio quella che la Lega Nord vorrebbe abrogare, ma il creativo si difende (a modo suo).
L'ACCUSA
Assistiti dall'avvocato Danilo Montanari, il padovano Sandonà e il veronese Valdegamberi chiamano in causa il concetto di «popolo veneto», citato dallo Statuto della Regione: «Balza agli occhi come Oliviero Toscani reiteri pubblicamente offensive dichiarazioni discriminatorie fondate sulla sola appartenenza etnica o residenziale: egli pubblicamente afferma che i Veneti sono tutti ubriaconi per ius sanguinis, che i contadini non sanno parlare neppure la lingua nazionale, che chi vive in provincia (quindi tutto il Veneto) fa sesso incestuoso, e anche che chi ha votato al referendum è un minorato intellettuale, o mona»...
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