Zaia, un libro sul Veneto in ginocchio: 28mila ettari di boschi rasi al suolo

Lunedì 10 Dicembre 2018
I boschi atterrati della Val Visdende
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VENEZIA - «È una raccolta di scatti fotografici che non abbiamo realizzato per metterla nella libreria di casa». Il governatore del Veneto Luca Zaia ha presentato così «Veneto in ginocchio», il libro sul maltempo che ha raso al suolo i boschi del Bellunese e di Asiago a fine ottobre, stampato da Grafica Veneta. «Questa pubblicazione - ha detto Zaia - la mandiamo come promemoria a tutti i parlamentari della Repubblica italiana, a tutti i ministri, al presidente del consiglio dei ministri, a tutte le istituzioni a livello nazionale cioè a tutte le società pubbliche e i capi di gabinetto dei ministeri. Che si sappia cos' è accaduto in Veneto, questa non può essere una tragedia dimenticata». Zaia poi ha specificato che il libro verrà spedito «anche a tutti i direttori di testate giornalistiche perché queste partite hanno un nemico: l'essere dimenticate. Un altro nemico è chiodo scaccia chiodo: se arriva un'altra tragedia questa va al secondo cassetto, noi vogliamo che resti nel primo con altre tragedie».

«Questa è una tragedia che non ha nemmeno il libretto uso e manutenzione. In Italia non abbiamo esperienze, stiamo cercando di capire cos'è accaduto», ha detto Luca Zaia nella sede di Grafica Veneta, presentando l'instant Book «Veneto in ginocchio» sui danni del maltempo che ha colpito la regione questo autunno. «Ci sono 100 mila ettari di bosco interessato di cui 28 mila rasi al suolo - ha detto Zaia - Federlegno dice che dal 1990 a oggi abbiamo avuto 32 schianti nei boschi in Europa.
Il nostro schianto vale circa 8-10 milioni di metri cubi. La prima tempesta del 1990 in Germania ha fatto 180 milioni di metri cubi, un'altra tempesta del 2006 in Francia fece 48 milioni di metri cubi e poi una in Toscana 400 mila. Noi siamo tra le medio grandi».


«Il governo finora c'è sempre stato a fianco, ha stanziato i primi 253 milioni di cui noi porteremo a casa 80-90 milioni. Inoltre c'è un buon segnale che ci sono parecchi miliardi a disposizione per il dissesto idrogeologico e abbiamo almeno 2 miliardi di opere cantierabili grazie ai soldi messi da parte con l'alluvione del 2010» ha detto Zaia, annnciando che «il governo ci ha dato notizia di un altro mezzo miliardo di euro in finanziaria su questa partita. Dobbiamo onorare - ha aggiunto - questi territori martoriati, i tre morti che abbiamo avuto e la voglia di rimboccarsi le maniche dei veneti. Io sono fortemente preoccupato dal fatto che i cinesi sono dei dilettanti rispetto a quanto bravi siamo noi a risolvere i problemi». Zaia ha aggiunto che ora c'è «la grande preoccupazione del dissesto idrogeologico» e ha annunciato che le donazioni sul conto corrente attivato dalla Regione hanno superato i 2 milioni di euro.
 
Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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