Il granchio blu va in letargo, ma resta alta la tensione tra i produttori: «Da soli non ce la facciamo, siamo allo stremo per le perdite»

Lunedì 27 Novembre 2023
Esemplare di granchio blu

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Con l'autunno ormai inoltrato, il granchio blu è entrato in una sorta di letargo naturale. I saccheggi negli allevamenti di vongole e cozze nel Delta del Po sono diminuiti, ma non cala la tensione tra i produttori, allo stremo per le perdite subite che sfiorano 1 miliardo di euro.

Rimangono poi le preoccupazioni per il futuro di uno dei comparti più fiorenti dell'economia ittica.

A fare il punto su questa emergenza sarà l'assemblea pubblica dei Consorzi e delle cooperative del Veneto e dell'Emilia Romagna il 30 novembre a Porto Tolle, tormento dei produttori per gli effetti devastanti sul fronte economico ma anche sociale e ambientale. «Siamo allo stremo», denuncia all'ANSA Luigino Marchesini, presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, «i pochi che stanno pescando vongole, come avviene a Goro, lo fanno a scartamento ridotto organizzandosi in turni per cercare di arrivare fino a gennaio e poi fermarsi, Scardovari e Comacchio, invece, già da mesi sono fermi».

Il dover combattere contro uno stesso nemico ha spinto i produttori a fare fronte comune dando vita ad un comitato tecnico interregionale per affrontare insieme questa emergenza. «Ma da soli non ce la facciamo - prosegue Marchesini - siamo in attesa che vengano erogate le risorse del Masaf che serviranno per coprire i costi dello smaltimento dei granchi che il mercato non vuole e ripagare il novellame depredato. In queste condizioni non possiamo far ripartire le produzioni per il 2024». Un problema per i consumatori, visto che sei italiani su sette non vogliono sostituire nel piatto le vongole prodotte in Italia con quelle pescate nel Pacifico, come emerge da un sondaggio Fedagripesca-Confcooperative.

«Occorre un piano Marshall per far ripartire le nostre produzioni di molluschi bivalvi, dalle vongole alle cozze - sostiene Paolo Tiozzo, vicepresidente Fedagripesca-Confcooperative - altrimenti nei prossimi tre anni si rischia un buco da 1milardo di euro». Con un raccolto di 50mila tonnellate l'anno, l'Italia è il primo produttore europeo e il secondo al mondo di vongole veraci, mentre la produzione di cozze va da 50 mila tonnellate a poco meno di 80 mila tonnellate.

Ultimo aggiornamento: 17:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci