Sanità in crisi, mancano 108 medici ne arrivano undici: interi comuni lasciati senza assistenza

Venerdì 22 Dicembre 2023
Mancano medici di base

PORDENONE-UDINE - I numeri sono da capogiro, nell'uno e nell'altro senso. Si parla sia di quanto personale manca che di quanti professionisti hanno accettato l'incarico. Ma soprattutto di tutti quelli che non si sono presentati all'appello. Dopo la conferenza stampa in cui il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tiberio, ha riacceso la luce sull'emergenza, ora tocca all'AsFo fare i conti con i numeri che non tornano. Tra guardie mediche e dottori di famiglia sul territorio, infatti, in tutta la provincia sono 108 le zone definite carenti.

E la Regione di professionisti disponibili ne ha trovati solamente undici. Non uno di più.

I DATI
La graduatoria delle zone carenti era stata diffusa dall'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale ancora nella prima parte dell'anno. Nel dettaglio, si trattava di 60 posti carenti per il ruolo di medico di base e di altri 48 posti vacanti nel ruolo di guardia medica. Il termine per i trasferimenti definitivi era stato fissato a fine maggio, ma non era arrivata alcuna proposta. Allora si è provveduto alla ricerca della soluzione che viene chiamata "incarico temporaneo". E sono state undici le proposte arrivate sul territorio provinciale. Nello specifico, i posti assegnati sono a Zoppola, Pordenone, Aviano, Sacile, Azzano Decimo, Pasiano e Prata, ancora Azzano Decimo, Cordenons, di nuovo Pordenone, San Vito al Tagliamento e Aviano. Gli incarichi temporanei assegnati, però, sono al momento soltanto tre: a Pordenone, Sacile e Prata-Pasiano. Gli altri otto medici in lista dovranno attendere l'esito positivo dei controlli.

IL QUADRO
A denunciare una situazione simile il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Udine, Gian Luigi Tiberio, commentando i dati che mostrano come nel solo territorio udinese ci siano «ben 51 zone carenti, che contano oltre 50.000 individui senza un medico di medicina generale. E le previsioni sul futuro non sono rosee. Non ci sono abbastanza medici di famiglia e nemmeno pediatri di libera scelta". Nel corso della conferenza stampa di ieri è stato spiegato come si sia cercato di "tamponare il problema della carenza dei medici incrementando il massimale degli assistiti portando da 1500 a 1800 pazienti, ma non poteva essere questa la soluzione di una carenza strutturale causata da una mancata programmazione».
«E' una perdita importante ha aggiunto ancora TIberio - si tratta di quasi il 30 per cento in meno, mentre per il triennio precedente c'era stato una perdita "accettabile" del 5 per cento. È un segnale da prendere in considerazione, soprattutto se pensiamo che a settembre, con il bando per le specialità, qualcuno sceglierà altri percorsi lasciando la formazione specifica di mmg, anche alla luce dell'aumento di posti disponibili che hanno, di fatto, aperto un'autostrada verso le specialità e non verso la medicina di base». Se Pordenone piange, quindi, Udine da questo punto di vista di certo non può assolutamente ridere.
 

Ultimo aggiornamento: 14:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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