Gli affari delle mafie non risparmiano il Friuli Venezia Giulia. Rifiuti, droga e riclaggio: ecco dove comandano

Da tempo clan e famiglie cercano di mettere casa stabilmente anche in regione: Cosa Nostra, Camorra e 'Ndrangheta sono già presenti

Martedì 21 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Gli affari delle mafie non risparmiano il Friuli Venezia Giulia. Rifiuti, droga e riclaggio: ecco dove comandano

Il Friuli Venezia Giulia non è certamente terra di mafia. Ma c’è da fare molta attenzione nel continuare ad affermare che il territorio regionale è un’isola felice rispetto a quel problema. Certo, se lo paragoniamo ad altre terre del Belpaese non c’è paragone, ma anche qui da noi la mafia sta cercando di mettere casa. Lo dimostrano i numeri dei sequestri di case, attività e terreni che negli ultimi anni sono stati confiscati o sono ancora sotto sequestro. Ma non è tutto. Oltre allo spaccio di droga e alla prostituzione che in parte sono gestiti, seppur da lontano, da alcuni clan come hanno messo bene in evidenza indagini della Dia, da tempo si è affacciato con prepotenza anche il fenomeno della tratta dei migranti con l’esplosione della rotta balcanica.

Alcuni dei terminali fanno riferimento proprio a famiglie mafiose con una struttura che è organizzata in cellule che operano in più regioni, Friuli Venezia Giulia compreso. Le singole cellule, pur mantenendo una forte autonomia nei rispettivi ambiti territoriali, risultano strettamente connesse alla casa madre. Infine, ma certamente di spessore elevato, un altro traffico fondamentale che ha sempre interessato le mafie è quello dei rifiuti a chi del resto fa riferimento anche questo ultimo tassello di indagine che ha origine nel 2019 da Frosinone e oggi colpisce anche il Friuli Occidentale.


DOVE SONO COLLOCATE

Le attività d'indagine condotte nel tempo hanno evidenziato - secondo quanto si legge, tra le altre cose dall’ultima relazione del presidente della Corte d’appello e dal report semestrale della Dia che ha sede a Trieste la presenza di proiezioni delle "mafie tradizionali", riconducibili soprattutto alla ndrangheta, che mirano a infiltrarsi nel circuito economico legale mediante soggetti organici o vicini alle ndrine. Come dire che non c’è ancora sul territorio regionale un radicamento concreto delle famiglie mafiose, ma ogni appalto, in particolare nel settore dei grandi lavori pubblici è una occasione per provare a mettere un piede all’interno in maniera definitiva. I tentativi sono presenti da anni nell’area del settore edile, estrattivo e del trasporto per conto terzi. In più fa storia a se in maniera sostanziosa anche il riciclaggio di denaro. 


COSA NOSTRA

Da segnalare anche che alcune evidenze investigative hanno documentato pure l'attivismo nel contesto friulano, di soggetti collegati a "cosa nostra", coinvolti in importanti inchieste di mafia e con interessi economici nel settore immobiliare. Alcuni esempi ci sono stati nell’area avianese e nell’udinese. Per non farci mancare nulla le indagini hanno evidenziato anche i tentativi della camorra di cercare approdi sicuri in Friuli Venezia Giulia. Soggetti appartenenti all'organizzazione criminale campana e, più nello specifico alla camorra, sono stati riscontrati, sempre nel tempo, in particolare, nel territorio del litorale friulano con stretti collegamenti sino alla cittadina di Caorle sconvolta anni fa da una importante indagine. In più ci sono da aggiungere interessi economici mafiosi nei settori della ristorazione e del commercio al dettaglio di abbigliamento. 


TRAFFICO D’ARMI

La vicinanza al confine ha fatto scattare già da tempo una serie di controlli più sistematici e dettagliati per cercare di capire se esiste anche un traffico di armi legato a clan e famiglie mafiose. Da quanto si legge sulla relazione della Dia c’è subito da dire che alcuni addentellati sono stati individuati, ma non tali da destare un particolare allarme su questo fronte che è decisamente delicato. C’è, comunque, da tenere sempre gli occhi aperti, cosa che vale pure per le truffe, sia quelle su strada (specchietto, falsi incidenti, avvocati finti ecc.) che quelle maggiormente articolare di carattere fiscale. Su questo particolare fronte, infatti, alcuni degli arrestati sono stati identificati come affiliati o molto vicini alla criminalità organizzata campana. Un passato, poi, ma parliamo di alcuni anni fa, è stata accertata sul territorio anche la presenza stanziale di sodalizi criminali pugliesi collocati soprattutto nella provincia di Udine. Infine per non farci mancare nulla i riflettori si sono accesi sulle ecomafie, con traffico di rifiuti di ogni genere che hanno “occupato” pure il Friuli Venezia Giulia. Il traffico di rifiuti ha almeno tre o quattro traiettorie. Si va dalla provincia di Pordenone (l’indagine di ieri ha evidenziato Aviano), ma capannoni con lo stesso scopo sono stati individuati anche in provincia di Udine (Remanzacco e Gorizia. Tutti con un forte odore di criminalità organizzata.

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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