Acqua non potabile, la Procura indaga: «Voglio capire cosa è successo»

Venerdì 22 Febbraio 2019 di Lorenzo Padovan
Acqua non potabile, la Procura indaga: «Voglio capire cosa è successo»

AVIANO - Sull'emergenza acqua sta indagando la Procura. Il procuratore Raffaele Tito ieri ha aperto un fascicolo d'indagine e l'ha affidato al pm Maria Grazia Zaina. È un fascicolo contro ignoti. Ieri sono state acquisite le due ordinanze firmate dal sindaco. È da lì che partirà l'indagine «conoscitiva», così la definita il procuratore, che dovrà far chiarezza sul problema e individuare eventuali responsabili. «L'acqua è un bene comune - ha spiegato Tito - Non è normale che non sia potabile, vogliamo capire che cosa sia successo, il fenomeno va sondato per tutelare la salute dei cittadini».

INFRASTRUTTURE «L'acqua è potabile, ma fa schifo», come ha detto l'assessore regionale alla Salute Riccardi. Le cause sono ancora in corso di accertamento e nel frattempo sono arrivate le cisterne per supportare le famiglie che non possono usare i rubinetti. In questo quadro, giunge dalle minoranze un appello a una revisione complessiva dell'impianto cittadino.

«Il paese è caratterizzato da un sistema piuttosto complesso, uno dei più complessi della provincia - è la ricostruzione di Sandrino Della Puppa, capogruppo delle opposizione -. Ci sono tre fonti di approvvigionamento: la principale è costituita dal lago di Barcis, la cui acqua dopo essere stoccata e filtrata, è inviata ai depuratori di Marsure, Giais e Pedemonte. Abbiamo poi alcune sorgenti, la più famosa è quella di Giais, che infatti non è toccata dall'emergenza di queste settimane e inoltre anche un pozzo artesiano che in zona industriale preleva l'acqua dalla falda freatica. Inoltre, nella stazione di Piancavallo è presente un complesso sistema di approvvigionamento e pompaggio dell'acqua dalla Val Caltea e dal laghetto in Pian delle More». Anche in questo caso non c'è alcun disagio. «Teniamo presente che le reti e le infrastrutture sono piuttosto vecchie, molte risalgono infatti al dopoguerra, e se pur ci sono stati parecchi interventi di manutenzione straordinaria, necessitano di una radicale ristrutturazione. In particolare l'adduttrice che collega il laghetto di Giais con il depuratore di Marsure versa in condizioni precarie, che indurrebbero a una sua integrale sostituzione. Per non parlare delle fognature e degli impianti di depurazione: se da un lato vantiamo un depuratore a Castello fra i più funzionali in provincia, ci sono quelli di Giais e San Martino di Campagna che necessitano di un'integrale revisione. Per questi motivi riteniamo che l'amministrazione comunale, con Hydrogea, debba istituire un tavolo di lavoro per esaminare il sistema idrico nel suo complesso, per valutare lo stato di fatto e individuare gli interventi da mettere in atto. Si possono anche ipotizzare soluzioni radicali, come ad esempio la realizzazione di nuovi pozzi artesiani in punti strategici del territorio».
 

 

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