Test per entrare alla facoltà di Medicina e Chirurgia: bufaera per le regole ignorate

Lunedì 17 Settembre 2018 di Raffaella Ianuale
Test per entrare alla facoltà di Medicina e Chirurgia: bufaera per le regole ignorate
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Toccherà al Miur, in fase di correzione, decidere cosa fare con le prove dei candidati che non hanno rispettato le istruzioni consegnate, lo scorso 4 settembre, durante i test selettivi per accedere alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Veniva infatti vietato di scrivere appunti sul questionario, una regola che non tutti hanno rispettato. La bufera è scoppiata sui social, dove gli studenti si sono confrontati tra loro sulla selezione appena sostenuta: il gruppo Facebook aperto appositamente è stato preso d'assalto. L'esame per l'ammissione ha coinvolto quasi 67.000 aspiranti impegnati a contendersi i 9.700 posti messi a concorso a livello nazionale per l'anno accademico 2018-2019.
 
LE ISTRUZIONI
Quest'anno nel foglio con le indicazioni consegnato agli studenti, alla sesta riga, c'era la postilla scritta in neretto che diceva: «Attenzione! Solo il foglio di controllo può essere utilizzato per appunti o calcoli». Ai giovani veniva quindi vietato di scrivere nel foglio contenente il questionario e per brutta copia doveva essere utilizzato solamente il foglio bianco - il foglio di controllo appunto - contenuto nella busta.
Una indicazione che alcune università hanno rispettato e altre no. Ma ci sono state differenze anche all'interno di uno stesso ateneo. È il caso di Padova dove in alcune aule la regola è stata applicata alla lettera (è il caso dell'aula F) e in altre (come la C) si è consentito agli studenti di fare qualche appunto sul foglio delle domande. La cosa è emersa a fine prova, quando gli aspiranti studenti di medicina hanno iniziato a dialogare nel gruppo Facebook testmedicina 2018#2019, che in pochi giorni ha accolto cinquemila persone. Qui hanno scoperto che in molti avevano ignorato la postilla: c'è chi dice infatti che i commissari avevano assolutamente vietato di fare segni sul questionario e chi ammette di averlo fatto perché i controllori della sala avevano fatto capire che questo non avrebbe comportato penalità.

LA PENALIZZAZIONE
Una differenza da non sottovalutare, secondo i concorrenti, considerato che avevano cento minuti di tempo per rispondere a sessanta quesiti. «Poter scrivere qualche appunto già sul foglio dei test consente di recuperare secondi preziosi che permettono poi di dedicare più tempo alle risposte», spiega Roberto Celotti, studente di Conegliano, che ha fatto la selezione all'Università di Padova. Lui un posto alla facoltà di Medicina se l'era già conquistato lo scorso anno, all'Università di Milano, ma quest'anno ha deciso di rifare la selezione a Padova per cercare di avvicinarsi a casa. Per far chiarezza sull'applicazione del regolamento ha già fatto richiesta formale di accesso agli atti all'Università di Padova.

COME FUNZIONA
Ai concorrenti veniva consegnato un foglio con i test, un foglio bianco per gli appunti, la scheda dove dare le risposte che viene poi corretta con lettore ottico e infine la scheda con i dati anagrafici. Le risposte e il foglio con le domande, ad esame concluso, viaggiano separatamente. «Nella mia aula, la F dell'ateneo di Padova - continua Celotti - i commissari sono stati tassativi nel dire che non potevamo fare nemmeno un segno sul foglio dei quiz. Ad esami finiti, però, scopriamo che in un'altra aula della stessa università non sono stati così rigorosi nel rispetto del regolamento». È il caso dell'aula C. «Il commissario ci ha letto il regolamento - spiega uno studente di Caorle, tra coloro che hanno partecipato alle selezioni in quest'aula - ma poi ha detto che qualche appunto nel foglio dei test lo potevamo fare, almeno io ho compreso così».

LE GRADUATORIE
«Poter cerchiare alcune parole chiave, fare qualche sottolineatura strategica può agevolare i candidati e far risparmiare del tempo. Una differenza di 6-7 punti nei test - conclude Celotti sulla base dell'esperienza maturata lo scorso anno - può comportare uno scivolamento anche di 10mila posizioni in graduatoria».
Una differenza non da poco, considerato che avere una posizione alta in graduatoria non solo consente di accedere alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, ma aumenta anche la possibilità che vengano rispettate le preferenze espresse per la sede. Per questo lo studente che ora studia a Milano e che ha rifatto il test pur di avvinarsi a Padova, si è preso a cuore la vicenda ed oltre ad aver fatto la richiesta di accesso agli atti - per vedere in quanti hanno scritto sui questionari e cosa succederà alle loro prove - ha informato della cosa anche il governatore del Veneto Luca Zaia.

Da parte sua l'Università di Padova fa sapere che la disposizione del Miur era chiara e diceva che non si potevano usare i fogli domande come brutta copia, per coloro che l'hanno fatto deciderà il ministero come comportarsi.
Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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