Stanze in affitto, cresce l'offerta ma anche il prezzo delle singole: Padova in controtendenza

Martedì 24 Agosto 2021 di Serena de Salvador
Studentessa vaglia le offerte di case

PADOVA - Tra gli effetti che il Covid ha fatto registrare in questi lunghi mesi di pandemia, ce n'è uno che colpisce insieme il mondo del mattone e quello dello studio universitario.

Dopo anni di rialzi sempre più vertiginosi nei prezzi delle stanze per studenti, in Italia si nota un calo medio del 2,5%. Padova invece in questo ambito è tra le poche città in controtendenza rispetto ai più noti centri universitari della penisola.

I DATI
A sostenerlo è uno studio realizzato da Immobiliare.it sulla situazione delle locazioni per gli studenti fuori sede nelle città con atenei universitari. Prima della pandemia affittare una stanza, singola o doppia che fosse, era diventato un esborso estremamente oneroso per le famiglie dei ragazzi costretti a trasferirsi per seguire le lezioni e dare gli esami. Nel 2021 per la prima volta dopo anni questa tendenza si è invertita in molti centri: infatti rispetto all'anno scorso i prezzi sono scesi in media del 2,5% e a segnare il calo maggiore è Milano, la più cara in assoluto, dove negli ultimi dodici mesi le locazioni di posti letto sono scese del 9%, mantenendo la comunque ragguardevole cifra media di 470 euro per una singola.
In controtendenza, fra le poche, c'è Padova. Nella città del Santo infatti i prezzi sono aumentati in media del 5,3% per quanto riguarda le camere singole. Ad oggi infatti per affittare una stanza non condivisa servono in media 336 euro al mese, mentre per una doppia si arriva a 205 euro, dato quest'ultimo in calo del 14,7% rispetto allo scorso anno. Si tratta di prezzi che generalmente includono sia il canone d'affitto che la quota mensile di spese condominiali, mentre ne restano escluse nella maggior parte dei casi le utenze domestiche.

IL MERCATO
Il prezzo per stanza non è però l'unico parametro ad essere mutato negli ultimi mesi. Se infatti le camere a costi più accessibili sono una buona notizia per studenti e lavoratori fuori sede, il risvolto della medaglia si presenta per i proprietari di immobili. La domanda di stanze è fortemente cresciuta, elemento quasi scontato rispetto al 2020 funestato da smart working e lezioni a distanza, con un +96,3% in Italia. Ma parimenti cresce anche l'offerta di immobili disponibili a essere affittati.
Padova è una delle città dove la richiesta di camere è cresciuta meno, facendo registrare un +11,1%, ma è invece la città universitaria dove maggiormente è schizzata verso l'alto l'offerta: le stanze che i proprietari offrono in affitto sono oggi il 150% in più rispetto all'anno 2020. Un fenomeno che accomuna tutti i centri universitari del Paese, a eccezione della sola Palermo.

LA LETTURA
«La pandemia ha avuto effetti profondamente diversi tra l'acquisto di un immobile e la sua locazione commenta Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it. Sul comparto delle compravendite si è registrato un nuovo interesse verso l'abitazione, tornata a essere considerata un bene rifugio, e questo ha sostenuto il numero delle transazioni e la stabilità dei prezzi. Il mercato degli affitti, invece, ha subito un pesante impatto soprattutto nelle grandi città. I proprietari che avevano investito si sono trovati con appartamenti vuoti per più di un anno. Questo ha portato all'aumento dell'offerta e, quasi ovunque, al ribasso dei prezzi. Tuttavia dall'altro lato stiamo assistendo a un calmieramento dei canoni che erano diventati quasi inaccessibili in alcune città».

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